HomeCronacaMessina Denaro avrebbe ordinato il furto del Satiro Danzante

Messina Denaro avrebbe ordinato il furto del Satiro Danzante

La Direzione investigativa antimafia di Trapani ha sequestrato l’intero patrimonio mobiliare, immobiliare e societario che sarebbe legato a Giovanni Franco Becchina, 78 anni, di Castelvetrano, noto commerciante internazionale d’opere d’arte e reperti di valore storico e archeologico. Secondo la Dia, per oltre un trentennio Giovanni Franco Becchina avrebbe accumulato ricchezze con i proventi del traffico internazionale di reperti archeologici, molti dei quali trafugati clandestinamente nel più importante sito archeologico di Selinunte da tombaroli al servizio di Cosa Nostra. E dietro al traffico illegale di reperti archeologici vi sarebbe stato l’anziano patriarca mafioso Francesco Messina Denaro, poi sostituito da suo figlio, l’odierno latitante Matteo. In particolare, il collaboratore di giustizia marsalese Concetto Mariano ha dichiarato, a sua volta, di aver ricevuto l’incarico dai vertici del suo mandamento mafioso di rubare il Satiro danzante, reperto archeologico conservato a Mazara del Vallo. Ad ordinare il furto sarebbe stato Matteo Messina Denaro, che avrebbe poi provveduto a commercializzarlo attraverso sperimentati canali svizzeri.

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