Home Cronaca La morte di don Lillo Scaglia, il ricordo dei Salesiani

La morte di don Lillo Scaglia, il ricordo dei Salesiani

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Al territorio agrigentino manca un prezioso riferimento nell’ambito della solidarietà e dell’altruismo. E’ morto all’età di 88 anni don Lillo Scaglia. Calogero Patti, presidente dell’Unione ex allievi di don Bosco, lo ricorda così: “Una vita intera spesa, dentro e fuori la Congregazione Salesiana, da vero e autentico Figlio di Don Bosco, al servizio dei diseredati, dei bisognosi, delle persone sofferenti e, soprattutto, al servizio dei giovani svantaggiati, che amò e di cui ebbe cura con il cuore di Don Bosco. Sempre pronto ad intervenire concretamente a favore di soggetti in grave disagio economico, con gesti di amorevole generosità. A proposito della sua ‘chiamata’, era solito dire di sè e della sua vocazione religiosa: ‘La mia vocazione, maturata nella Casa Salesiana del ‘Gioeni’, è rimasta sempre tale ancora oggi, perché Don Bosco mi ha cresciuto, mi ha seguito nel mondo della mia adolescenza, mi ha reso adulto nel giorno della mia maturità”. Più avanti, sfruttando la sua Laurea in Biologia, mette su un Laboratorio di Analisi a ridosso della Chiesa di San Giacomo, di cui è il Parroco per un breve periodo. Per un lungo periodo e, finché le condizioni di salute glielo consentirono, è stato Cappellano presso la Casa di Riposo per Anziani dell’Opera Pia Zirafa – Istituto Sacro Cuore di Gesù. Don Lillo Scaglia, insieme al fratello Alfredo e all’artista Nino Contino, è stato autore dell’iniziativa del monumento a Don Bosco in piazza Bibbirria ad Agrigento”.

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