A Raffadali i Carabinieri scoprono un marocchino medico fisiatra improvvisato. Denunciata anche una coppia di coniugi procacciatori dei clienti.
Più che un fisiatra è stato un “fissiatra”, con due esse come fesso, perché, essendo un falso fisiatra, ha “fissiato”, che dal siciliano “fissiare” significa ingannare, tanti malcapitati pazienti finchè i Carabinieri lo hanno scoperto e denunciato. Il fisiatra è un medico che si occupa di medicina fisica e di riabilitazione. E a Raffadali, in provincia di Agrigento, si è improvvisato fisiatra un marocchino di 48 anni, A A sono le iniziali del suo nome, come “Anvedi Aquesto”. E l’africano ha intrapreso abusivamente la professione medica “fissiando” i clienti che gli avrebbe procacciato una coppia di coniugi, anche loro denunciati dai Carabinieri allarmati da alcune segnalazioni da parte di cittadini. Hanno telefonato: “Pronto, signori Carabinieri, nel nostro paese è comparso da poco tempo un signore proveniente dal Marocco, si presenta da medico e riceve da medico, ma forse non lo è”. I Carabinieri hanno indagato, ad esempio sul timbro timbrato sui documenti del fisiatra, e sull’efficacia delle cure somministrate tramite le testimonianze di alcuni “fissiati dal fissiatra”. Poi, la prova maestra: hanno compiuto una ricerca nell’apposito Albo professionale, e dall’altra parte del telefono gli hanno risposto: “Ma quando mai, qui non risulta nessuna iscrizione di tal signore come fisiatra, avete ragione voi, è un fissiatra”. I Carabinieri hanno marciato a piede sicuro, anche in borghese, si sono appostati, osservato, e, dopo avere riscontrato quanto necessario fugando ogni ragionevole dubbio, hanno scatenato il blitz nello studio medico. Hanno scoperto diverse attrezzature, elettro-stimolatori e blocchetti di ricevute sanitarie, e poi hanno chiesto al marocchino: “Ce l’hai il titolo abilitativo?”. E lui ha sollevato le mani verso l’alto, in segno di resa: “No, non ho nulla”. E’ stato condotto in caserma, identificato e denunciato, e, insieme ai due procacciatori, risponderà all’Autorità giudiziaria di truffa e di esercizio abusivo della professione medica. Sono stati sequestrati lo studio medico, i macchinari e la documentazione sanitaria prodotta, da cui è emerso che il sedicente fisiatra, “fissiando fissiando” avrebbe illecitamente intascato, complessivamente, circa 50.000 euro. “Anvedi Aquesto”.