I sindacati di Cgil, Cisl e Uil di Agrigento, a seguito dell’interdittiva antimafia emessa a carico di Girgenti Acque, si sono riuniti, e poi hanno diffuso un documento unitario. Cgil, Cisl e Uil affermano: “L’iniziativa del Prefetto, che si è posto a presidio della legalità economica del territorio, merita il nostro sostegno e gratitudine. Il testo della interdittiva, letto sulla stampa, svela un inquietante scenario criminale nella gestione di un pezzo dell’economia e di un servizio essenziale. Emergono chiaramente grosse responsabilità nella cattiva gestione del servizio da parte dell’azienda che lo ha gestito, e vorremmo emergessero, con altrettanta forza, anche le responsabilità di chi (Governi Regionali, Sindaci, Presidenti di Provincia) colpevolmente, per anni, ha omesso di vigilare. Solo alla fine, l’Ati ha avviato il processo di risoluzione contrattuale. Auspichiamo che l’iniziativa prefettizia abbia l’effetto di accelerare il superamento dell’attuale nefasta gestione del servizio idrico integrato del territorio. In ogni caso occorre porsi il problema del dopo Girgenti Acque: ed è questo il vero nocciolo del problema. A noi interessa una corretta gestione del servizio idrico integrato, il mantenimento dei livelli occupazionali, e che non si perda un solo centesimo delle risorse già stanziate per il rifacimento delle reti idriche e dell’impiantistica per la depurazione. Per queste ragioni, chiediamo al Prefetto di Agrigento la convocazione urgente di un tavolo congiunto con l’Ati”.