A Triscina, in provincia di Trapani, sono iniziate le prime demolizioni di circa 5mila case abusive costruite in rive al mare. In proposito l’associazione ambientalista MareAmico plaude al processo di ripristino della legalità dopo decenni di scempi. Il coordinatore MareAmico, Claudio Lombardo, aggiunge: “Non tutto sta andando per il verso giusto. Infatti, in spiaggia stanno rimanendo le macerie degli abbattimenti, che invece andrebbero prelevate nell’immediatezza. Non è stato permesso agli ex proprietari di abbattere autonomamente il proprio immobile, come è stato invece permesso a Licata, Palma di Montechiaro ed Agrigento: ciò avrebbe determinato un grosso risparmio per i portafogli dei cittadini. Non è stata individuata una capiente discarica autorizzata che contenesse e riciclasse il notevole quantitativo di macerie prodotte. Sarebbe inoltre opportuno verificare i requisiti di legalità da parte dell’impresa a cui sono stati affidati i lavori. Mareamico invita pertanto il Commissario straordinario del Comune di Castelvetrano e il Prefetto di Trapani a vigilare su quanto sta accadendo a Triscina”.
