Home Flash “Manovra”, Firetto: “Speriamo in correzioni alla Camera”

“Manovra”, Firetto: “Speriamo in correzioni alla Camera”

0
Calogero Firetto

Calogero Firetto
Se il presidente della Regione, Nello Musumeci, apprezza la manovra del governo nazionale perché recepisce l’accordo Stato-Regione per un valore a regime di circa 2 miliardi di euro, lo stesso invece non è per i sindaci, che non nascondono delusione. Infatti, il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, commenta: “Affondare i Comuni. È questo, in estrema sintesi, il diktat che scaturisce dalla manovra del Governo per la gran parte dei Comuni d’Italia, una realtà già in crisi asfittica e prossima al collasso. Ciò nonostante lo stesso Governo è pronto a sciorinare un racconto a tinte diverse della stessa realtà, con fondi a pioggia per i Comuni sotto i 20mila abitanti e per Roma Capitale, ma dimentica di ricordare che con il resto della manovra praticamente ne anticipa il coma irreversibile. I comuni non fanno solo investimenti ma soprattutto erogano servizi essenziali per la nostra vita e per chi ha più bisogno. Il governo sembra averlo dimenticato. Manovra e contromanovra mandano a sbattere in particolare i destini del sud e di milioni di cittadini con enti locali sprofondati nel dissesto o nello squilibrio finanziario. Ai Comuni, inoltre, è ridotta l’anticipazione di tesoreria, con ripercussioni gravissime sui conti comunali. Altro danno è l’innalzamento della soglia di accantonamento per il fondo crediti di dubbia esigibilità. A rischio non sono soltanto gli stipendi dei dipendenti comunali, ma anche tutti i servizi, che si reggono già con estrema difficoltà. Si continua a tagliare e tagliare togliendo ai sindaci ogni capacità d’azione, ogni possibilità di dare risposte ai cittadini, di costruire azioni di sviluppo. Abbiamo agito finora come equilibristi e alcuni di noi hanno dovuto dichiarare il dissesto. Agrigento ha resistito e ora ci costringono a imparare a respirare senza ossigeno. Come già dichiarato dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, mi auguro che entro il 28 dicembre ci sia tempo alla Camera per un ripensamento che ci restituisca margini d’azione per venire incontro alle esigenze delle nostre città e dei cittadini”.

Exit mobile version