Domenica prossima al voto in cinque Comuni dell’Agrigentino. Ed a Cammarata e a San Giovanni Gemini alle urne per il referendum sulla fusione.
Domenica 28 aprile si vota per il turno delle elezioni Amministrative in Sicilia. Saranno quasi mezzo milione, 496.350, gli elettori al voto in 34 Comuni. E 375.087 cittadini eleggeranno sindaci e consigli comunali nei 7 comuni con più di 15 mila abitanti dove si vota con l’eventuale ballottaggio il 12 maggio. Si tratta di Caltanissetta, Gela, Aci Castello, Bagheria, Monreale, Castelvetrano, e Mazara del Vallo. E nella provincia di Agrigento i Comuni al voto il 28 aprile, tutti sotto i 15mila abitanti e quindi senza ballottaggio, sono 5: Alessandria della Rocca, Caltabellotta, Naro, Racalmuto e Santa Elisabetta.
E poi Giuseppe Guastella, con la lista “Insieme per la rinascita, Giuseppe Guastella sindaco”.
Ed ancora domenica 28 aprile si vota a Cammarata ed a San Giovanni Gemini al referendum sull’accorpamento tra i due comuni in un unico comune, “Cammarata Gemini”. A Cammarata risiedono 6129 abitanti ed a San Giovanni Gemini 7895. Sono due paesi uno aggrappato all’altro e con i territori uno dentro l’altro. Cammarata ha antica origine (bizantina o araba) mentre San Giovanni Gemini è città di fondazione, istituita giuridicamente, con la divisione da Cammarata, nel 1587. Nel corso del tempo si è determinata un’unica condizione fisica, economica, sociale e culturale per cui oggi, secondo i promotori del processo di fusione, è naturale concludere ufficialmente un fenomeno già compiuto, da razionalizzare sotto il profilo giuridico e amministrativo. Nel novembre del 2018, in applicazione della Legge Regionale numero 30 del 23 dicembre 2000, ovvero le Norme sull’ordinamento degli Enti locali, i due Consigli comunali (all’unanimità a San Giovanni Gemini, e con un solo voto contrario a Cammarata) hanno approvato il progetto di fusione ed avviato l’iniziativa del referendum, autorizzato con decreto del 20 dicembre del 2018 dall’Assessore regionale agli Enti locali. Il referendum di domenica prossima è un evento storico non solo per le due comunità ma per la Sicilia intera, perchè per la prima volta si applica la Legge Regionale 30 del 2000 in termini di fusione.