Home Cronaca Al nord la Tav, in Sicilia la rete ferroviaria borbonica

Al nord la Tav, in Sicilia la rete ferroviaria borbonica

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Ricorre ancora, e si aggrava, il paradosso tra il nord, dove si litiga, a rischio anche della crisi di governo, per il treno alta velocità, Tav, Torino – Lione, e la rete ferroviaria in Sicilia fatiscente e impraticabile, risalente in alcuni tratti all’epoca borbonica pre-unitaria. Ecco perché due deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri e Nuccio Di Paola, hanno organizzato un tour in treno in tutta la Sicilia per denunciare tale paradosso e per testimoniare come – a loro avviso – sarebbe stato più ragionevole utilizzare le risorse finanziarie destinate alla Tav per rendere praticabili le linee ferroviarie siciliane. Gli stessi Cancelleri e Di Paola affermano: “Al nord andranno i 20 miliardi destinati alla Tav, verso il cui progetto il Movimento 5 Stelle si è sempre opposto, mentre il Meridione e la Sicilia si confermano abbandonati dai partiti che hanno governato negli ultimi 30 anni e che qui non hanno fatto investimenti importanti per la mobilità. Il tour ferroviario comincia oggi da Sant’Agata Militello, in provincia di Messina. E poi Palermo, Marsala, Castelvetrano, Agrigento, Ragusa, Siracusa e Taormina, ancora in provincia di Messina, dopo un ideale giro dell’Isola. Noi, attraverso il nostro ministro delle Infrastrutture, saremmo prontissimi, se si archiviasse l’inutile Tav, a far muovere in maniera moderna e veloce i siciliani e i turisti in Sicilia, anziché le mozzarelle e le banane tra Torino e Lione a 200 chilometri orari”.

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