HomeCronaca"Naro", il racconto dei Carabinieri che hanno soccorso il disabile incatenato (video)

“Naro”, il racconto dei Carabinieri che hanno soccorso il disabile incatenato (video)

Sono in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto le due persone arrestate a Naro perché hanno segregato in catene un disabile di 30 anni. Si tratta di V A e V A, sono le iniziali dei nomi, di 53 e 52 anni, due coniugi, tutori dell’uomo affetto da problemi psichici. I due coniugi sono gli zii del disabile. Lui è stato affidato a loro perchè anche la madre di lui soffre degli stessi problemi psichici. L’inchiesta, condotta dai Carabinieri, è stata coordinata dal procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio e dalla sostituto procuratore Gloria Andreoli. Gli investigatori hanno installato delle telecamere e, grazie a pedinamenti e intercettazioni, hanno ricostruito le giornate di orrore vissute dal disabile psichico, costretto legato con una catena al piede. Per i due tutori l’imputazione è di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. La sindaca di Naro, Maria Grazia Brandara, ha commentato: “E’ una vergogna che ferisce la nostra comunità. Sono certa di parlare a nome di tutti i miei concittadini. Sono comportamenti inqualificabili, esecrabili e meschini”. I Carabinieri della stazione di Naro e della compagnia di Licata descrivono quanto scoperto nell’abitazione come “una scena agghiacciante quanto orribile, ai limiti dell’inverosimile. Il trentenne era tenuto legato al letto con una catena alla caviglia, a sua volta assicurata da due lucchetti. In tal modo, il giovane non poteva allontanarsi dal suo letto-prigione. All’arrivo dei militari – aggiungono gli investigatori – i due tutori si sono mostrati sorpresi e hanno farfugliato giustificazioni prive di senso. Il giovane era legato al telaio del letto con una catena di non più di un metro che gli consentiva a mala pena di poggiare i piedi a terra. I Carabinieri si sono subito preoccupati di rassicurare lo sfortunato. Lui ha addirittura aiutato i militari ad aprire i lucchetti. Si è alzato in piedi e ha ringraziato i Carabinieri. E’ stato liberato e condotto in un centro specializzato per le dovute cure e l’assistenza necessaria. I Carabinieri hanno organizzato una colletta tra di loro e si sono recati a trovarlo”.

Redazione
Redazionehttps://www.teleacras.it
redazione@teleacras.com