Home Cronaca Agrigento, critiche dalle associazioni commerciali e turistiche sulla tassa di soggiorno

Agrigento, critiche dalle associazioni commerciali e turistiche sulla tassa di soggiorno

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(foto d'archivio)

Ad Agrigento, come più volte spiegato dal sindaco Firetto, il ricavato della tassa di soggiorno nel 2019 non è al momento spendibile perché non è stato ancora approvato il bilancio di previsione 2019. In riferimento a ciò intervengono Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Consorzio Turistico e le strutture ricettive del Comune di Agrigento, che affermano: “In occasione della conferenza di presentazione delle iniziative per il Capodanno, il sindaco Firetto ha dichiarato che il concerto di Capodanno è organizzato anche con i proventi dell’imposta di soggiorno. Il sindaco da oltre un anno ha fatto finta di nulla, conservando un tesoretto e lasciando non soltanto gli operatori all’oscuro sulla destinazione, ma facendo covare il sospetto che tali introiti siano fortemente indirizzati più ad una campagna di immagine personale in vista delle elezioni che alle reali necessità del territorio quali programmazione, promozione e decoro. Nonostante Confcommercio, Confesercenti, CNA, Confartigianato, Consorzio Turistico e le strutture ricettive del Comune di Agrigento abbiano in questi anni tentato di partecipare alla programmazione ed al monitoraggio degli utilizzi delle risorse provenienti dalla tassa di soggiorno, indicando anche i componenti che avrebbero dovuto rappresentare gli operatori di settore nell’Organismo permanente da istituire, cosi come da Regolamento comunale, l’amministrazione non ha mai dato seguito a tale istituzione, né ha mai in alcun modo dato conto degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno riscossa in questi anni, né ha dato conto dell’utilizzo delle risorse derivanti dalla tassa di soggiorno, così impedendo e sottraendosi di fatto al controllo da parte degli operatori del settore che rappresenta invece pieno diritto degli stessi” – concludono Francesco Picarella, Vittorio Messina, Emanuele Farruggia e Alfonso Russo.

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