“I sindaci, in quanto massima autorità sulla sicurezza e sulla salute dei cittadini, cosa stanno facendo per arginare questa problematica?”. Se lo chiede Giuseppe Di Rosa, responsabile del movimento Mani Libere di Agrigento. “Avevamo scritto una nota il 24 giugno e oggi torniamo a gridare che “Musumeci e i sindaci siciliani devono attuare delle iniziative anche plateali e non prostrarsi al volere di Roma che ha abbandonato la Sicilia al suo destino……
“ventotto migranti positivi al Covid-19. Sono sulla nave in rada a Porto Empedocle, soluzione che con caparbietà abbiamo preteso il 12 aprile scorso dal governo centrale per evitare che si sviluppassero focolai sul territorio dell’isola, senza poterli circoscrivere e controllare. Oggi si capisce meglio quella nostra richiesta. E chi ha vaneggiato accusandoci quasi di razzismo, oggi si renderà conto che avevamo ragione. Nelle prossime ore andranno adottati provvedimenti sanitari importanti al principio della precauzione. Voglio sperare che a nessuno venga in mente di non coinvolgere la regione nelle scelte che dovranno essere assunte”. Noi gridiamo che “non è un problema da nulla, c’è il rischio che il contagio dilaghi fra tutti i migranti e l’intero equipaggio e si trasformi in un vero dramma, come è avvenuto mesi fa su una nave da crociera in Giappone”.
Ora – continua Di Rosa – ci mandano un’altra nave ONG con altri migranti forse ammalati dal Covid-19. E continuando così ne continueranno ad arrivare ogni giorno per tutta l’estate. Il rischio che alla fine il contagio possa dilagare è concreto e preoccupa la popolazione locale ma anche i turisti che cominciano a cancellare le prenotazioni. E dopo un anno di chiusura, un nuovo blocco metterebbe in ginocchio l’intera filiera turistica e l’intera economia locale. Presidente Musumeci, la sue dichiarazione non bastano più, chiuda immediatamente l’isola e non si prostri al volere di Roma”.