Lo sostengono il Segretario regionale della Uilposte Gentile, quello provinciale Carmelo Di Bennardo e il Segretario generale della Uil agrigentina, Gero Acquisto. I tre ricordano che già negli scorsi mesi, in una nota indirizzata alle Poste, avevano chiesto a gran voce di provvedere ad uno screening sierologico di questi lavoratori, senza escludere di ricorrere direttamente ai tamponi, visto che sono a stretto contatto con la clientela. “Oggi per noi non è pregiudiziale la ricerca di eventuali responsabilità che hanno reso possibile l’evento, ci sarà tempo, – continuano i tre – anche se ci tocca ricordare che siamo stati costretti a ripetuti interventi per il registrato mancato uso delle mascherine nei posti di lavoro. Quante volte lo abbiamo fatto e per quante volte i nostri richiami sono rimasti inascoltati. E tuttavia, vogliamo rammentarlo ancora! L’uso di mascherine, frequente lavaggio delle mani e il distanziamento sociale, laddove questo può essere attuato, sono le uniche accortezze da praticare per scongiurare la possibilità di essere contagiati da questo virus tanto subdolo, quanto pericoloso. Oggi è urgente una “manutenzione” in chiave di efficacia/efficienza dell’intera area della sicurezza, attraverso il controllo puntuale della fornitura e uso dei presidi da parte dei preposti aziendali. Ed è ancor più necessario – concludono Gentile, Di Bennardo e Acquisto – oggi, rispettare puntualmente i protocolli disposti dai vari DPCM, e sottoporre tutti i lavoratori ai tamponi e allo screening sierologico per mettere in sicurezza il sistema, e soprattutto i lavoratori e le loro famiglie! Noi vigileremo con l’ausilio degli RLS e RSU, preannunciando interventi di denuncia al verificarsi di omissioni ed inefficienze in tutte le fasi del previsto processo di sicurezza”.