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Contagi e zone rosse

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Incidenza dei positivi al 6,6 per cento in Sicilia. Istituite sette nuove zone rosse, tra cui due nell’Agrigentino e Palermo. L’intervento del sindaco Orlando.

Sono 783 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 11.765 tamponi processati, con una incidenza del 6,6%. La regione è sesta per numero di contagi giornalieri in Italia. Le vittime sono state 13, per un totale di 4.730. Il numero degli attuali positivi è di 24.452 con 747 casi in più rispetto al precedente bollettino del ministero della Salute. I guariti sono 23. Negli ospedali i ricoverati sono 1.242, 59 in più, e quelli nelle terapie intensive sono 160, 2 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi casi nelle province: Palermo 352, Catania 197, Messina 124, Siracusa 3, Trapani 3, Ragusa 46, Caltanissetta 43, Agrigento 4, Enna 11. Nel frattempo, il presidente della Regione, Nello Musumeci, con propria ordinanza, ha istituito sette nuove zone rosse, a Palermo, Acquaviva Platani e Marianopoli in provincia di Caltanissetta, Alessandria della Rocca e Cattolica Eraclea in provincia di Agrigento, Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina e Calascibetta in provinca di Enna. Le restrizioni saranno in vigore da domani giovedì 8 aprile fino al 22 aprile. I provvedimenti sono stati assunti da Musumeci d’intesa con i sindaci interessati e le Aziende sanitarie locali. Sono inoltre prorogate fino al 14 aprile le zone rosse a Caltanissetta, Caltavuturo in provincia di Palermo, Palma di Montechiaro in provincia di Agrigento, Acate e Scicli nel Ragusano, ed a Regalbuto, in provincia di Enna. Ed ancora, è stata disposta da oggi mercoledì 7 aprile fino al 17 aprile la sospensione delle attività scolastiche e didattiche di ogni ordine e grado nei Comuni di Caltanissetta, Regalbuto, e Solarino in provincia di Siracusa. Ed in riferimento a Palermo “zona rossa”, il sindaco Leoluca Orlando ha auspicato che “tutti comprendano veramente e finalmente la gravità della ormai evidente incertezza e contraddittorietà dei dati forniti in passato, e di pressione sulla situazione e sulla tenuta ospedaliera che sta mettendo a rischio centinaia di vite. Non è più rinviabile – aggiunge Orlando – un tavolo di confronto urgentissimo perché il Governo nazionale e quello regionale valutino tutti i provvedimenti necessari a garantire il diritto alla salute ed aiuti veri alle famiglie e alle imprese”.

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