Sono 111 i nuovi positivi al covid in Sicilia su 4.520 tamponi processati, con una incidenza al 2,4%. La regione è al secondo posto in Italia per numero di contagi giornalieri dietro la Lombardia. Una sola vittima, per un totale di 5.965. Il numero degli attuali positivi è di 4.368, con una diminuzione di 4 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 114. Negli ospedali i ricoverati sono 185, uno in meno, e quelli nelle terapie intensive sono 23, tre in più. Ecco la distribuzione dei nuovi casi tra le province: Palermo 5, Catania 37, Messina 3, Siracusa 3, Trapani 11, Ragusa 3, Agrigento 20, Caltanissetta 29, Enna 0. Nel frattempo, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, è intervenuto nel merito della gestione della pandemia e della campagna vaccinale, e ha affermato: “L’immunità di gregge è raggiungibile entro la fine dell’estate. Noi abbiamo il dovere di creare un clima positivo attorno alla vaccinazione. Dobbiamo fare comprendere a tutti che ciò che arriverà dopo l’estate deve essere una vita sociale normale, una economia più forte e la possibilità di tornare gradualmente alle attività di ogni giorno. Abbiamo dovuto vincere una certa refrattarietà ai vaccini, che esiste ancora, ma nell’isola quasi tutte le persone che sono state trovate positive alla variante Delta, non ultimo il diplomatico indonesiano presente a Catania per il G20, non si erano vaccinate. Quello che più mi preoccupa è il ritardo sul contenimento delle varianti. La Sicilia, da questo punto di vista, ha dimostrato di avere un sistema di allerta molto forte, con più laboratori di riferimento, e questo ci fa ben sperare sull’impatto epidemiologico. Il mio appello è a proseguire a vaccinarsi perché quando arriva una variante come quella Delta l’argine maggiore è la vaccinazione”. Ed ancora in riferimento ai vaccini, il generale Francesco Figliuolo, commissario nazionale per l’emergenza sanitaria, ha confermato il difetto di comunicazione sul vaccino AstraZeneca, già rivelato e denunciato dal presidente della Regione, Nello Musumeci. Infatti, Figliuolo ha spiegato: “I nostri concittadini hanno dimostrato di essere migliori di questa confusione che si è creata. Su AstraZeneca ci sono state più di 10 indicazioni diverse nel tempo, e ciò a causa di un virus nuovo e sconosciuto. Forse si poteva comunicare meglio”.