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Vaccini, zona gialla e quarta ondata

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Incidenza dei positivi in Sicilia al 10%. Più che la zona gialla preoccupa una possibile quarta ondata tra settembre e ottobre. Gli interventi di Musumeci e Razza.

Sono 946 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 8.865 tamponi processati. L’incidenza è al 10%. La regione è ancora al primo posto in Italia per nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 18.036, con un aumento di altri 549 rispetto al precedente report. I guariti sono 393. Le vittime sono state 4, per un totale dei decessi a 6.141. I ricoverati ordinari sono 606, 9 in più, e quelli in terapia intensiva sono 68, 3 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi contagi tra le province: Palermo 192, Catania 183, Messina 8, Siracusa 98, Ragusa 146, Trapani 108, Caltanissetta 115, Agrigento 71, Enna 25. Nel frattempo, nella prospettiva dell’avvento della zona gialla già da lunedì prossimo 23 agosto, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, rilancia la campagna vaccinale, e ribadisce: “In questo momento la nostra principale emergenza è quella di fare comprendere ai cittadini siciliani, quelli che non hanno ancora deciso, che la vaccinazione è lo strumento più importante per evitare che il contagio possa degradare in una patologia che può portare al ricovero in ospedale. Sono consapevole che ci sono delle resistenze, qualche volta persino dal punto di vista ideologico, ma i numeri non mentono. C’è un dato: il 92% dei pazienti in terapia intensiva sono non vaccinati. E anche nelle degenze ordinarie ci sono numeri non molto diversi”. Tuttavia Razza ridimensiona i timori per la zona gialla, e aggiunge: “Io non voglio fare una previsione, dico soltanto che la differenza tra la zona gialla e la zona bianca non è così significativa per le attività economiche, ma quello che preoccupa è, semmai, il trend. Cioè, noi dobbiamo fare di tutto per impedire che nella ripresa tra settembre ed ottobre si possano determinare condizioni che paralizzino le attività economiche. Ripeto, questo non ce lo possiamo permettere e abbiamo due mezzi a disposizione: da un lato la vaccinazione e dall’altro l’adozione di misure di cautela”. E la preoccupazione di una quarta ondata autunnale, più che della zona gialla, è condivisa dal presidente della Regione, Nello Musumeci, che spiega: “L’andamento della campagna vaccinale prosegue a rilento. Siamo partiti correndo, ma strada facendo è sopravvenuto il fatalismo in una parte non marginale dei cittadini, rinunciatari verso il vaccino. Sul piano organizzativo abbiamo dato tanto, dagli hub al coinvolgimento di tutti i professionisti, a partire dai medici di famiglia. Oggi proviamo a dare di più, ma i cittadini devono fare la loro parte, altrimenti il rischio non è la zona gialla, ma l’incombere di una violenta quarta ondata e un nuovo lockdown a ottobre. Non possiamo permettercelo, per la salute di tutti e per la sopravvivenza dei nostri operatori economici”.

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