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Vaccini, terapie intensive e ospedali

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Incidenza dei positivi in Sicilia all’8,6%. L’assessore Razza propone l’obbligo vaccinale per i cinquantenni e conferma: “No alle riconversioni covid degli ospedali”.

Sono 1.508 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 17.543 tamponi processati. L’incidenza è all’8,6%. La regione, appena confermata bianca per un’altra settimana, è al primo posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 21.265, con un aumento di 563 rispetto al precedente report. I guariti sono 933. Le vittime sono state 12, per un totale dei decessi a 6.201. I ricoveri ordinari sono 746, 22 in più, e quelli in terapia intensiva sono stabili a 83. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 231, Catania 411, Messina 128, Siracusa 148, Ragusa 144, Trapani 101, Caltanissetta 135, Agrigento 147, Enna 63. E in riferimento alla scarsa percentuale di vaccinazione tra gli over 50, non solo in Sicilia ma in tutta Italia, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, da uno schermo televisivo nazionale ha ventilato l’ipotesi che sia introdotto l’obbligo vaccinale per i cinquantenni. Razza ha affermato: “E’ una decisione che lo Stato deve iniziare a valutare. Personalmente ho detto che in alcune fasce d’età l’introduzione dell’obbligo vaccinale è un’assunzione di responsabilità da parte dello Stato, e forse renderebbe meglio del green pass, perché qualche polemica in più che ha determinato la certificazione verde è stata legata all’avere trasmesso la sensazione che si voleva utilizzare questo strumento al posto dell’obbligo vaccinale”. E poi, sull’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, l’assessore ha aggiunto: “In Sicilia vi sono circa 850 posti di terapia intensiva disponibili. I numeri sono trasmessi con tabelle al Ministero della Salute, ed è condiviso con lo stesso Ministero anche il criterio per l’individuazione di questi posti letto. In Sicilia abbiamo ricoverato in terapia intensiva, e solo con il coronavirus, oltre trecento persone contemporaneamente. Oggi siamo a numeri molto diversi, e abbiamo fatto una scelta: in questo momento non abbiamo riconvertito gli ospedali che prima erano stati riconvertiti a coronavirus perché non vorremmo che, nella furia giusta di curare chi è malato di covid, ci si dimentichi di tutte le altre patologie a partire da quelle cardio-respiratorie ed oncologiche. Non possiamo permetterci di bloccare i sistemi sanitari, non solo quello siciliano ma quello di tutte le Regioni italiane, non offrendo le giuste cure a chi non è malato di coronavirus. Per fare questo servono strumenti come le cure domiciliari, ma serve soprattutto l’idea di dover utilizzare la protezione del vaccino” – ha concluso. Attualmente il tasso di occupazione delle terapie intensive nell’Isola è al 9,8%. Sfiora ma non supera la soglia critica del 10%, oltre cui si regredisce in zona gialla.

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