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“Si impugni il Green Pass innanzi alla Corte Costituzionale”, il Comitato dei giuristi siciliani presenta disegno di legge

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Un disegno di legge costituzionale per introdurre, durante lo stato di emergenza, l’accesso diretto dei cittadini alla Consulta e poter impugnare i decreti che introducono il green pass. E’ stato presentato a Capo D’Orlando (Me) dal Comitato dei Giuristi Siciliani, nel suggestivo scenario di Villa Piccolo di Calanovella.
Alla conferenza stampa ha partecipato da remoto l’avvocato Ezechia Paolo Reale, coordinatore del Comitato dei Giuristi Siciliani, mentre la proposta di legge è stata illustrata dagli avvocati Andrea Pruiti Ciarello e Rocco Mauro Todero, entrambi componenti del medesimo comitato. Ad oggi, i cittadini italiani che vogliono sollevare una questione di legittimità costituzionale di una norma vigente devono farlo innanzi ai tribunali ordinari o amministrativi, i quali costituiscono un filtro numericamente rilevante all’accesso alla giustizia costituzionale. In particolare i tribunali ordinari, oberati dall’enorme quantità di procedimenti pendenti, spesso non riescono ad avviare in modo proficuo i giudizi innanzi alla Corte Costituzionale. In pratica, circa i due terzi dei ricorsi vengono dichiarati inammissibili.
Il Comitato dei Giuristi Siciliani ha promosso un disegno di legge costituzionale che, attraverso una modifica all’art.2 della legge costituzionale n.1/1948, introduce l’istituto del ricorso diretto da parte dei cittadini italiani alla Corte Costituzionale durante lo stato di emergenza nazionale, prevedendo, ad esempio che cinquecento cittadini possano impugnare davanti alla Corte Costituzionale i decreti legge che introducono il green pass, per ottenere un giudizio costituzionale rapido, in grado di garantire l’effettività della tutela dei diritti e delle libertà sanciti nella Costituzione.
In Europa il ricorso diretto dei cittadini alla giustizia costituzionale è previsto in Austria, Germania, Spagna, Svizzera, Belgio, Albania, Armenia, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Georgia, Ungheria, Lettonia, Montenegro, Polonia, Serbia, Repubblica di Slovacchia, Slovenia, la Repubblica di Macedonia e in Ucraina.
“Non solo il ricorso diretto alla giustizia costituzionale è previsto in quasi tutti i paesi europei, ma è previsto finanche in Turchia e in Russia, paesi che notoriamente sono poco inclini alla tutela delle libertà fondamentali -dichiara l’Avv. Andrea Pruiti Ciarello, promotore dell’iniziativa- l’Italia, culla del diritto, rappresenta in questo settore uno scomodo fanalino di coda. Durante lo stato di emergenza nazionale che stiamo vivendo, l’accesso diretto alla Corte Costituzionale è l’unico strumento che consentirebbe una rapida pacificazione sociale su norme parecchio discusse, come i decreti legge introduttivi del Green Pass”
“Ci auguriamo che i parlamentari italiani – ha aggiunto l’avvocato Rocco Mauro Todero- sappiano cogliere l’opportunità offerta loro dal Comitato dei Giuristi Siciliani e depositino nel minor tempo possibile questo Disegno di Legge Costituzionale, affinché venga calendarizzato nei lavori parlamentari e divenga argomento di dibattito politico e sociale”.
Presenti alla conferenza stampa il deputato regionale Antonio Catalfamo (Lega) e la deputata Carmela Bucalo, che presenterà alla Camera il ddl su cui si sono già concentrati gli apprezzamenti di diversi parlamentari regionali, tra i quali Elenora Lo Curto (UdC), la senatrice Urania Giulia Papatheu (FI) e il senatore Nazario Pagano
(FI), vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato. Il Comitato dei Giuristi Siciliani ha evidenziato che la proposta costituisce uno strumento a tutela dei cittadini e auspica che tutti i partiti e movimenti politici rappresentati in parlamento vogliano condividerla e promuoverla.

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