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Fondi “covid” per le Asp siciliane

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La sede dell'Asp di Agrigento

Incidenza dei positivi in Sicilia al 2,3%. Sempre più non vaccinati tra i ricoverati. Stanziati oltre 28 milioni di euro per le Aziende sanitarie a fronte dell’emergenza sanitaria.

Sono 414 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 17.969 tamponi processati. L’incidenza è al 2,3%. La regione adesso è al terzo posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 19.233, con un decremento di 1206 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 1.602. Le vittime sono state 18, per un totale dei decessi a 6.741. I ricoverati ordinari sono 696, 40 in meno. E quelli in terapia intensiva sono 92, 2 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi casi tra le province: Palermo 77, Catania 113, Messina 11, Siracusa 90, Ragusa 41, Trapani 26, Caltanissetta 11, Agrigento 29, Enna 16. E, in tema di ricoveri e vaccini, si conferma costante la tendenza all’ospedalizzazione, soprattutto in terapia intensiva, dei non vaccinati. Ad esempio, sono solo 2 i vaccinati su 10 ricoverati nella Terapia intensiva covid dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo. Si tratta di un sessantenne con una sola dose, fatta da poco, e di un quarantenne con gravi patologie pregresse. C’è una cauta speranza sulle loro possibilità di recupero. Dunque la proporzione non cambia. La quota pressoché totale dei pazienti gravi è composta da persone che non si sono protette con la doppia somministrazione. Anche una signora di 42 anni, non vaccinata, è stata trasferita all’Ismett per essere sottoposta all’Ecmo, la terapia salva-vita che però può essere applicata soltanto in determinate condizioni e che testimonia un livello elevato di gravità. Nel frattempo sono stati stanziati oltre 28 milioni di euro per le Aziende sanitarie provinciali e gli Enti del sistema sanitario in Sicilia. Infatti, è stato firmato il decreto che impegna le somme previste dal decreto legge 41 dello scorso marzo, convertito a maggio, su “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza covid”. Si tratta di risorse aggiuntive, a incremento del livello di finanziamento del fabbisogno sanitario corrente per l’anno 2021, per garantire il massimo livello di copertura vaccinale sul territorio con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei medici specialisti ambulatoriali convenzionati interni, dei pediatri di libera scelta, degli odontoiatri, dei medici di continuità assistenziale, dell’emergenza sanitaria territoriale e della medicina dei servizi. Il decreto è stato trasmesso alla Ragioneria centrale della Regione per la registrazione.

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