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Covid, rischi “arancione” e personale

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Il tasso di positività aumenta al 3,4% in Sicilia. Il governo nazionale pronto alla stabilizzazione di tutti i sanitari precari. Almeno 30 Comuni nell’Isola rischiano la zona arancione.

Sono 870 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 25.285 tamponi processati. Il tasso di positività aumenta ancora al 3,4%. La regione è al settimo posto in Italia per nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 13.317, con un aumento di 472. I guariti sono 392. Le vittime sono state 6, per un totale dei decessi a 7.234. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 347, 2 in più. E quelli in terapia intensiva sono 43, 2 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 163, Catania 258, Messina 134, Siracusa 91, Ragusa 21, Trapani 71, Caltanissetta 87, Agrigento 32, Enna 13. Ancora sul fronte della diffusione dell’epidemia, in Sicilia, nel giro di un paio di settimane, sono saliti a una trentina i Comuni dove i contagi sono aumentati vertiginosamente e che rischiano la zona arancione a Natale. Più della metà si trovano nelle province di Messina e Catania, prime per contagi e ultime per coperture vaccinali, che è l’altro parametro di cui Palazzo d’Orleans tiene conto nell’attribuzione del colore. Al momento sono ancora in arancione, fino a giovedì prossimo 9 dicembre, solo Pedara e Militello nel Catanese. Nelle vicine Bronte e Scordia il tasso di positività su 100mila abitanti ha oltrepassato di svariate centinaia il limite di 50 nuovi casi. A Maletto il record di 1.518 su 100mila. Nel Messinese sono almeno 12 i centri sopra i 250: Taormina (per cui l’Azienda sanitaria ha già chiesto l’arancione senza riscontro dalla Regione), Militello Rosmarino, Gioiosa Marea, Terme Vigliatore, Rodì Milici, Furnari, Venetico, San Pier Niceto, Alì, Furci Siculo, Letojanni, e Gallodoro. E in riferimento alle preoccupazioni verso i vaccini da parte delle donne in gravidanza, secondo gli ultimi dati a disposizione sono più di 9mila le donne vaccinate durante la gestazione in Sicilia, mentre nella sola città di Palermo sono stati 250 i casi di gestanti non vaccinate ricoverate in reparto covid. Di questi, 180 sono i parti riusciti, mentre circa 50 sono state le gravidanze interrotte o con patologie e complicanze collegabili al covid. Nel frattempo si ravvivano di ottimismo le prospettive dei sanitari precari impiegati in occasione della pandemia covid. Infatti, un accordo fra quasi tutti i partiti che sostengono Draghi sancisce una maxi stabilizzazione del personale assunto negli ospedali e negli hub vaccinali durante l’emergenza. Si tratta di una porta d’accesso al posto fisso che si spalancherebbe anche per gli amministrativi e i tecnici.

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