L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, a lavoro in conferenza Stato – Regioni per stabilizzare i 9mila precari sanitari assunti a tempo determinato durante l’emergenza covid. I dettagli.
A fianco dell’emergenza sanitaria, ormai a meno di imprevisti in fase di superamento, incombe anche non solo quella economica ma anche l’incombenza occupazionale legata alla precarietà di circa 9mila sanitari assunti in Sicilia a tempo determinato per sostenere la lotta al covid. I contratti sono in scadenza il prossimo 31 marzo, ovvero la data prevista di cessazione dello stato di emergenza in Italia. Recentemente sono stati depositati degli emendamenti all’Assemblea Regionale per ottenere quanto meno una proroga. A lavoro per migliori prospettive, ovvero la stabilizzazione, è l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che ribadisce: “Stiamo lavorando in Conferenza Stato-Regioni. Nell’ambito dell’accordo con lo Stato sui fondi del Pnrr per la Sanità è necessario anche stabilire le esigenze di copertura degli organici. Il 31 marzo, se sarà confermata la decisione del governo nazionale, ci sarà la conclusione dello stato di emergenza per il covid ma questo non significa che finirà l’emergenza. Abbiamo chiesto al governo centrale di inserire nel “Milleproroghe”, o in altri provvedimenti, delle norme che possano portare alla gestione dell’emergenza pur al di fuori della dichiarazione di tale stato. L’obiettivo è quello di arrivare alla fine di quest’anno salvaguardando l’impianto attuale” – conclude. E i sindacati di categoria rilanciano: “Sarebbe un peccato disperdere questo patrimonio in termini di esperienza delle risorse umane impegnate nella lotta al covid. E ciò in funzione del nuovo piano regionale sanitario, rimodulato alla luce dell’impiego delle somme stanziate con la misura sanità del Pnrr, che di conseguenza impone una revisione degli organigrammi aziendali esistenti oltre alla creazione di nuove realtà. Nel progetto legato al Pnrr, infatti, è prevista anche la realizzazione di 39 Ospedali di comunità, 146 Case di comunità e 49 Centrali operative territoriali”. Nel frattempo sono 5.286 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 33.074 tamponi processati. Il tasso di positività è al 15,9%. La regione è al quinto posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 251.275, con un decremento di 2.175. I guariti sono 7.632. Le vittime sono state 36, per un totale dei decessi a 9.185. Negli ospedali sono 1.343 i ricoverati ordinari, 58 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 104, 6 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 1.258, Catania 1.327, Messina 559, Siracusa 761, Trapani 335, Ragusa 389, Caltanissetta 323, Agrigento 424, Enna 117.