Sono figli di emigrati agrigentini in Belgio i due responsabili della strage di Carnevale. Esclusa l’ipotesi dell’attentato terroristico.
Sono due cugini nati in Belgio da genitori originari di Comitini, in provincia di Agrigento, Paolo e Nino Falzone, di 34 e 32 anni, i responsabili della strage del Carnevale di Strepy-Bracquegnies, un paesino della provincia di La Louvière, in Belgio. Un’automobile Bmw serie 5, con a bordo i due, è piombata sulla folla provocando 6 morti e 37 feriti, 10 dei quali in gravi condizioni. L’automobile si è allontanata, poi è stata intercettata e bloccata dalle forze dell’ordine. Le vittime, tutte di nazionalità belga, hanno cognomi di origini italiane, e non è dunque escluso che alcuni avessero la doppia cittadinanza: Mario Cascarano, sua moglie Micaela, e suo cognato Salvatore Imperiale, che si sono trasferiti a La Louvière da Volturara Irpina, in provincia di Avellino, in Campania. Poi Frédéric ‘Fred’ Cicero, Frédéric D’Andrea e Laure Gara. Anche i genitori dei due Falzone sono emigrati verso La Louvière, come in tanti dalla provincia di Agrigento. Alla guida della Bmw è stato Paolo Falzone, e seduto accanto suo cugino Nino. Paolo, appassionato di corse, sui social sfoggia la sua Bmw nera, sfreccia ad elevata velocità mostrando il tachimetro, e si vanta delle imprese spericolate. Poche ore prima della strage, e di schiantarsi contro una folla di almeno 150 persone, sono stati in discoteca. E’ stato disposto l’esame tossicologico e alcolemico. Il primo dubbio da risolvere è legato alla volontarietà o meno del gesto. Inizialmente è stata battuta la pista terroristica ma, secondo quanto emerso nella conferenza di magistrati e investigatori, tale ipotesi è da escludere.