Il sindacato degli infermieri Nursind lancia una petizione per prorogare al 31 dicembre i contratti dei sanitari covid precari in scadenza il 31 marzo. Nel frattempo più contagi, e meno ricoveri.
Una petizione per chiedere la proroga al 31 dicembre 2022 dei contratti covid in scadenza al 31 marzo: è l’iniziativa del sindacato degli infermieri Nursind, che da Trapani ha avviato una serie di attività in tutta l’Isola per sensibilizzare le istituzioni sulla situazione precaria dei lavoratori che in questi ultimi 2 anni hanno affrontato l’emergenza pandemica. “Nonostante la fine ormai prossima dello stato di emergenza – spiega il coordinatore regionale Salvo Calamia – registriamo un aumento di casi di positività e solo una riduzione leggera dei ricoveri. Riusciamo a far fronte a questa situazione con il personale in servizio, mentre in caso di scadenza dei contratti si registrerebbero gravi criticità. Chiediamo quindi che sia recepita la norma nazionale che consente la stabilizzazione del personale reclutato per l’emergenza covid che ha maturato almeno 18 mesi di lavoro anche non continuativi di cui almeno 6 tra gennaio 2020 e giugno 2022. Chiediamo a gran voce di smetterla di fare campagna elettorale sulla pelle di queste persone e di assumere finalmente un impegno in maniera responsabile per garantire la prosecuzione delle loro fondamentali prestazioni lavorative”. E l’Ufficio Statistica del Comune di Palermo, in collaborazione con la Protezione civile regionale, conferma il progressivo aumento dei contagi e la riduzione delle ospedalizzazioni gravi. Infatti, sono aumentati i ricoveri ordinari, ma sono diminuite le persone in terapia intensiva e anche i nuovi ingressi in terapia intensiva. E’ cresciuto il rapporto fra tamponi positivi e tamponi effettuati, passato dal 18,9% al 20,9% dal 14 marzo in poi. Le persone in isolamento domiciliare sono 235.924, 8.627 in più. Il numero dei guariti (659.048) è cresciuto di 40.167. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari al 72,8%, a fronte del precedente 72,2%. I deceduti sono stati 3 in più. Il tasso di letalità, ovvero il rapporto tra i deceduti sul totale dei positivi, è stabile all’1,1%. Attualmente i ricoverati complessivamente rappresentano lo 0,4% degli attuali positivi, e i ricoverati in terapia intensiva meno dello 0,1%. Rispetto alla corrispondente settimana di un anno fa, i nuovi positivi sono passati da 5.032 a 48.851 (+870,8%), i ricoverati da 876 a 938 (+7,1%), i ricoverati in terapia intensiva da 125 a 60 (-52,0%), i nuovi ingressi in terapia intensiva da 57 a 27 (-52,6%), i decessi da 86 a 123 (+43%). Nel frattempo adesso sono 2.798 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 19.625 tamponi processati. Il tasso di positività è al 14,2%. La regione è al quarto posto in Italia per nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 238.489, con un incremento di 1.627. I guariti sono 2.049. Le vittime sono state 8, per un totale dei decessi a 9.868. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 981, 43 in più, e quelli in terapia intensiva sono 58, 2 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 960, Catania 248, Messina 778, Siracusa 200, Trapani 487, Ragusa 278, Caltanissetta 171, Agrigento 398, Enna 166.