Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha rinnovato l’ordinanza cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a carico dei tre empedoclini arrestati lo scorso 17 ottobre dalla Squadra Mobile di Agrigento per tentata estorsione continuata in concorso a danno di tre imprenditori. Il rinnovo si è reso necessario in quanto il Gip di Palermo, Filippo Serio, non ritenendo ricorrente l’aggravante del metodo mafioso che ha comportato il trasferimento degli atti d’indagine alla Procura di Palermo, ha restituito gli atti alla Procura di Agrigento. Ecco perché è stata emessa una seconda ordinanza per Giuseppe Migliara, 61 anni, e Filippo e Giuseppe Freddoneve, rispettivamente padre e figlio, di 59 e 34 anni, tutti imparentati fra di loro.