Home Attualità Screening sierologico: tutti i vantaggi. Il parere dell’esperto

Screening sierologico: tutti i vantaggi. Il parere dell’esperto

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Renato Costa
Renato Costa

Screening epidemiologico attraverso dei test sierologici utili a contrastare il contagio da Coronavirus: il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 qui in Sicilia si è pronunciato in tal senso per mettere in campo un’azione mirata a contenere il contagio. Un modo concreto ed efficace per monitorare un campione significativo della popolazione e per avere una prospettiva più ampia del fenomeno pandemico. Ovviamente il tampone rinofaringeo resta il principale strumento di rilevamento della eventuale malattia in un dato soggetto, come evidenziato dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ma i test sierologici, lo dicono gli esperti, sono altrettanto importanti e dunque complementari al tampone. Abbiamo raggiunto al telefono il responsabile del Reparto di Medicina Nucleare del policlinico di Palermo, Renato Costa. Ecco cosa ha risposto relativamente ai test sierologici e alle differenze esistenti tra test e tampone rinofaringeo.

PAUSA AUDIO COSTA

Secondo Costa, dunque, i test sono più semplici da eseguire, non costano molto e soprattutto permettono di tracciare la “storia” del virus col quale il paziente o soggetto in genere è venuto in contatto. Un fatto da non sottovalutare considerato che è questo l’unico modo per fare un’efficace prevenzione e adottare le giuste misure anti covid 19.

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E alla domanda sull’approssimarsi della bella stagione che potrebbe comportare una diminuzione dei casi di coronavirus anche in Sicilia, il noto specialista ha evidenziato che si tratta di una leggenda da sfatare considerato che non esiste attinenza tra aumento delle temperature e distruzione del virus. Semmai, come ha evidenziato, l’aumento delle temperature e l’arrivo dell’estate permetterebbe al singolo soggetto di essere più forte a livello immunitario e dunque meno esposto a raffreddori e influenze.

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Renato Costa, lo ricordiamo, di recente si era anche pronunciato favorevolmente sottolineando l’adeguatezza delle risposte sanitarie in Sicilia per fronteggiare la pandemia evidenziando che l’implemento di 200 posti di terapia intensiva, mille posti in più di ricovero ordinario, è da registrare come fatto positivo. Segno che se la situazione non precipiterà come è successo nel Nord Italia, sull’Isola potranno mantenersi ben salde le redini di questo cavallo imbizzarrito che sta diffondendo panico e ansia oltre che tanto dolore nella popolazione.

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