Il Tribunale del Riesame di Palermo ha confermato l’arresto in carcere di Emanuele Bonafede e della moglie Lorena Lanceri, presunti vivandieri di Matteo Messina Denaro durante la latitanza.
In una foto sequestrata dai Carabinieri nel telefono cellulare del boss, Matteo Messina Denaro è seduto a casa della coppia, nel salotto, con, tra le mani, un bicchiere di cognac e un sigaro. Lorena Lanceri sarebbe, secondo nome in codice usato nei pizzini, “Diletta”, e lei, “Diletta”, sarebbe stata legata anche sentimentalmente al capomafia.
Infatti, nel 2019, in un pizzino trovato a casa della sorella di lui, Rosalia Messina Denaro, gli ha scritto: “Il bello nella mia vita è stato quello di incontrarti, come se il destino decidesse di farsi perdonare facendomi un regalo in grande stile. Quel regalo sei tu. Sei un grande anche se non fossi MMD (che sarebbero le iniziali di Matteo Messina Denaro). Tua Diletta”. E poi in un altro messaggio gli avrebbe scritto: “Penso che qualsiasi donna nell’averti accanto si senta speciale, ma soprattutto tu riesci a far diventare il nulla gli altri uomini. Con te mi sento protetta, mi fai stare bene, mi fai sorridere con le tue battute, e adoro la tua ironia e la tua immensa conoscenza e intelligenza. Certo, hai anche tanti difetti, la tua ostinata precisione… ma chi ti ama, ama anche il tuo essere così. Lo sai, ti voglio bene, e, come dico sempre, un bene che viene da dentro. Spero che la vita ti regali un po’ di serenità e io farò di tutto per aiutarti”. E a testimonianza di quanto anche Messina Denaro fosse legato alla sua “Diletta”, vi sono alcuni messaggi che lui invia alla sorella Rosalia. Lui racconta le ore successive all’intervento chirurgico subito il 4 maggio del 2021 alla clinica “La Maddalena” a Palermo. E scrive: “Ero tutto bagnato dal sudore, Diletta che lavò i miei indumenti li torceva ed uscivano gocce di acqua, era senza parole”.