Home Cronaca Ecco le cause della strage di Casteldaccia (video)

Ecco le cause della strage di Casteldaccia (video)

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Il luogo della tragedia

Ricostruita la dinamica della strage sul lavoro a Casteldaccia che ha provocato la morte di cinque operai. E’ stato violato il contratto di subappalto. I dettagli.

I primi tre operai della “Quadrifoglio Group” di Partinico sono scesi giù nella prima “stanza” dell’impianto fognario per cercare di sbloccare la sonda di spurgo bloccata. Dopo ore di tentativi, all’improvviso, il tappo di liquami che ha bloccato la sonda è saltato e una massa di liquami e gas ha investito i tre operai che, privi di sensi, sono precipitati nella vasca tre metri più sotto. Ecco la dinamica dell’incidente a Casteldaccia, da cui emerge il perché gli operai fossero nel sottosuolo quando invece avrebbero dovuto lavorare in superficie come previsto dal contratto d’ingaggio. Poiché gli altri tre operai non sono più risaliti, altri tre sono scesi giù compreso Giuseppe La Barbera, 28 anni, di Palermo, l’operaio interinale dell’Amap con mansioni solo di accertatore, ovvero avrebbe dovuto solo vigilare sulle transenne piazzate in strada. Dopo la fuoriuscita dei liquami dal tappo esploso, l’ambiente si è saturato del gas killer, l’idrogeno solforato, che stordisce in pochi secondi, e due dei tre sono morti, trovati poi su una soletta di cemento armato sopra la cisterna dei reflui. Il sesto, Domenico Viola, 62 anni, di Partinico, è stato ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico di Palermo. Gli operai, come raccontato dai sopravvissuti, avrebbero chiesto l’autorizzazione a lavorare all’interno dell’impianto. Ad autorizzare la manovra improvvida sarebbe stato un ingegnere dell’Amap, direttore dei lavori e responsabile della sicurezza, già ascoltato dalla Procura di Termini Imerese e dalla Squadra Mobile. Il subappalto delle opere da eseguire ha previsto testualmente la “disostruzione fognaria con ausilio di autospurgo all’altezza dell’impianto di sollevamento”. Pertanto, avrebbe dovuto trattarsi di un lavoro in superficie. Ed ecco perché gli operai non avrebbero indossato protezioni, come le mascherine antigas, e non avrebbero utilizzato il gas alert, un apparecchio che misura la concentrazione dell’idrogeno solforato. I lavoratori non sono riusciti a spurgare dall’esterno tramite l’aspirazione con l’autospurgo, a causa dell’ostruzione alla sonda di spurgo. Stop: non avrebbero dovuto procedere oltre, fuori contratto, perché non sono autorizzati a scendere giù. E invece scendono verso la morte. Per recuperare i primi tre nella vasca sono intervenuti i sommozzatori dei Vigili del fuoco. Da domani saranno eseguite le autopsie. Diverse persone saranno iscritte nel registro degli indagati come atto dovuto, per consentire ai loro legali di partecipare agli atti probatori irripetibili come, ad esempio, le stesse autopsie. Il capo squadra responsabile della sicurezza della “Quadrifoglio” è stato Epifanio Alsazia, 71 anni, di Partinico, contitolare dell’impresa subappaltatrice, tra i primi a morire. Il socio titolare, Antonio Di Salvo, 67 anni, è rientrato in Sicilia dagli Stati Uniti dove è andato per il matrimonio di un familiare. La sede della “Quadrifoglio”, in via Milano a Partinico, è stata posta sotto sequestro.

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Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it

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