Secondo arresto nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Monreale. In carcere un diciottenne che si è consegnato spontaneamente ai Carabinieri.
Poco più di una settimana addietro, la notte di domenica 27 aprile, a Monreale, intorno all’una, in via Benedetto D’Acquisto, un altro ragazzo avrebbe incoraggiato con foga Salvatore Calvaruso a sparare a raffica, ad altezza uomo, in un luogo con decine di persone. Calvaruso ha sparato e ne ha uccisi tre: Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli.
Samuel AcquistoAdesso Samuel Acquisto, 18 anni, anche lui palermitano dello Zen come Calvaruso, si è presentato con il suo avvocato consegnandosi spontanamente ai Carabinieri del Comando provinciale di Palermo. E’ stato interrogato, ha ammesso di avere guidato lo scooter, ma non di avere a bordo con lui Calvaruso. Ha risposto: “Non l’ho visto a Monreale”. Nessun riferimento poi a presunti complici. Ha sottolineato: “Non ho partecipato alla strage”. Poi è stato trasferito in carcere, al “Pagliarelli”, dove è detenuto Calvaruso. Salvatore CalvarusoA suo carico, indagato di concorso in strage, vi sono diversi indizi: i video dei sistemi di sorveglianza a ridosso di piazza Duomo a Monreale, che lo ritraggono, durante la sparatoria e poi in fuga, alla guida di uno scooter Bmw, ritrovato dagli investigatori allo Zen. Poi otto testimonianze dirette e concordanti. E lo stesso Salvatore Calvaruso ha raccontato di essere andato a Monreale in compagnia di un amico di nome Samuel. Il rapporto di amicizia tra Acquisto e Calvaruso è provato anche dalla “solidarietà” che Acquisto ha manifestato verso Calvaruso dopo il suo arresto, pubblicando sui social una foto insieme e scrivendo: “Sempre insieme fratello, non ti abbandono mai”. Le vittime della strage di MonrealeNel provvedimento d’arresto la Procura di Palermo tra l’altro scrive: “Acquisto ha certamente istigato, rafforzato e determinato, nonché agevolato, la condotta esecutiva di Calvaruso e degli altri complici allo stato ignoti. E’ pienamente coinvolto nei fatti, è stato presente attivamente a tutte le fasi dell’azione ed era pienamente conscio di mettere a repentaglio la vita di una pletora sterminata di soggetti presenti sul luogo dei fatti, non solo di quelli deceduti e di quelli casualmente feriti, ma di qualsivoglia passante o soggetto che si trovasse nei paraggi per mera casualità, non individuato quale bersaglio. Il numero dei colpi esplosi e il luogo in cui è avvenuto il fatto non lascia spazio ad alcun dubbio circa la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie del delitto di strage”.
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano".
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