La Congregazione Religiosa Società Divine Vocazioni è stata riconosciuta totalmente estranea ai fatti relativi alla vicenda giudiziaria del sequestro dei padiglioni del complesso “Roosevelt” e ai presunti danni subiti dalle società Medieuro, Impulso e Coster ammontanti ad Euro 2,2 milioni.
Nel 2023, le società Medieuro, Impulso e Coster chiedevano al Tribunale di Palermo la condanna del Ministero dei Trasporti, del Ministero dell’Interno e dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente al pagamento della somma di Euro 2,2 milioni per i danni subiti a seguito della perdita e del deterioramento di beni strumentali custoditi nei padiglioni del complesso immobiliare “Roosevelt”, sottoposti a sequestro penale nel 2008.
Nello specifico, le società attrici deducevano che i danni subiti sarebbero derivati dalla mancata tempestiva esecuzione del dissequestro del complesso immobiliare “Roosevelt” imputabile alle amministrazioni convenute.
Nell’ambito del giudizio di che trattasi, veniva chiamata in causa anche la CONGREGAZIONE RELIGIOSA SOCIETÀ DIVINE VOCAZIONI e ciò in quanto le società attrici avevano sostenuto che la Congregazione, originaria concessionaria del complesso immobiliare “Roosevelt”, avesse omesso di adottare le necessarie misure di custodia dei beni mobili durante il periodo di sequestro, contribuendo alla loro perdita e/o deterioramento, ipotizzando, altresì, una responsabilità indiretta per il ruolo di Padre Nuzzo, custode giudiziario dei beni sequestrati e presunto membro della
Congregazione.
La CONGREGAZIONE RELIGIOSA SOCIETA’ DIVINE VOCAZIONI si costituiva nel giudizio di che trattasi, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza.
In particolare, gli Avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza deducevano e documentavano che la Congregazione non aveva mai avuto alcun obbligo di custodia sui locali sequestrati nel lontano 2008 all’interno dei quali sarebbero stati collocati i beni mobili di proprietà delle società attrici, ne mai avrebbe potuto consentire l’accesso ai locali in questione, atteso che la predetta CONGREGAZIONE RELIGIOSA SOCIETA’ DIVINE VOCAZIONI a far data dal provvedimento di sequestro, ma anche in epoca antecedente, non aveva mai avuto la disponibilità giuridica e/o materiale dei locali in questione né tantomeno li aveva mai detenuti e/o amministrati – a titolo di custode giudiziario.
Ed inoltre, gli Avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza eccepivano che Padre Nuzzo Ciro, nominato custode giudiziario nel 2008, non aveva mai rivestito in seno alla CONGREGAZIONE RELIGIOSA SOCIETA’ DIVINE VOCAZIONI alcuna carica societaria di rappresentanza, di amministrazione o di direzione né tantomeno alcuna qualifica di socio.
Con sentenza del 12 maggio 2025, il Tribunale di Palermo, in accoglimento alle tesi difensive dell’Avv. Girolamo Rubino, ha accertato che la CONGREGAZIONE RELIGIOSA SOCIETA’ DIVINE VOCAZIONI è estranea ai fatti ed è priva di qualsivoglia responsabilità nella gestione dei beni sequestrati.
Oltre al rigetto delle domande di risarcimento danni ammontanti a 2,2 milioni di Euro anche nei confronti delle altre Amministrazioni convenute, il Tribunale ha condannato le società attrici al pagamento delle spese legali in favore della CONGREGAZIONE RELIGIOSA SOCIETA’ DIVINE
VOCAZIONI, pari a 24.668 euro oltre oneri accessori.