Schifani ha composto una commissione tecnica che monitorerà lo stato dell’arte dei lavori per la rete idrica di Agrigento. I dettagli.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha già istituito una cabina di regia regionale per l’emergenza idrica, che ovviamente comprende anche la provincia agrigentina. Poi ha “ex facto” composto una cabina di regia regionale per “Agrigento capitale italiana della cultura 2025”, piazzandone al vertice il prefetto Maria Teresa Cucinotta, dopo avere silurato Giacomo Minio, che ha ceduto la poltrona alla Cucinotta, e poi Roberto Albergoni, a cui è subentrato Giuseppe Parello, “longa manus” e collante con la Regione allorchè da tempo in ruoli dirigenziali nell’ambito dell’ente (regionale) del Parco archeologico e paesaggistico di Agrigento. Adesso Schifani, con proprio decreto, ha istituito una commissione tecnica per monitorare l’avanzamento dei lavori di ristrutturazione e automazione della rete idrica di Agrigento, il cui appalto è nell’occhio del ciclone giudiziario dallo scorso 15 maggio, giorno del blitz della Squadra Mobile. Da Palazzo d’Orleans hanno scritto: “Il provvedimento che istituisce la commissione tecnica nasce dall’esigenza di garantire un monitoraggio costante dell’opera, considerando l’emergenza idrica che sta colpendo la città di Agrigento, l’urgenza di rispettare i tempi contrattuali per tutelare la popolazione, e le indagini attualmente in corso da parte della Procura di Agrigento sugli appalti e sui ritardi denunciati dagli inquirenti nella realizzazione dell’infrastruttura”. Ordunque: i componenti della Commissione, che lavoreranno a titolo gratuito, sono: Salvatore Caruso, ingegnere capo del Genio civile di Palermo, Maurizio Vaccaro, ingegnere capo del Genio civile di Siracusa, Francesca Marcenò, dirigente dell’Ufficio legislativo e legale, Francesco Morga, funzionario direttivo del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti. La Commissione dovrà completare le attività di verifica entro 30 giorni. Si tratta di setacciare l’avanzamento finanziario, procedurale e fisico dell’opera rispetto alla tempistica stabilita contrattualmente, anche al fine dell’eventuale azione di rescissione del contratto da parte della stazione appaltante. Per l’intervento, finanziato con le risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, la Regione ha anticipato 10 milioni di euro per accelerare l’avvio dei lavori.