L’attore, regista e produttore agrigentino, Francesco Bellomo, come rivelato ieri da “Il fatto quotidiano”, è indagato dalla Procura di Roma per il reato di sostituzione di persona. L’inchiesta, sostenuta dalla Guardia di Finanza, ipotizza un giro di prestanome e tasse non pagate, ed è stata avviata a seguito di due denunce presentate dall’attore e regista Roberto Iannone. Bellomo si è dimesso dall’incarico di direttore artistico del Teatro Pirandello di Agrigento. E ha scritto: “Ho appreso con sgomento e sorpresa la notizia pubblicata sul Fatto Quotidiano. Per rispetto profondo nei confronti dell’istituzione culturale nella quale ho investito la mia professionalità, il mio tempo e, soprattutto, la mia passione, comunico di rimettere, con effetto immediato, il mandato di Direttore Artistico del Teatro Pirandello di Agrigento. Mi corre altresì l’obbligo, per onestà intellettuale, di precisare che, ad oggi, il sottoscritto non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito ai fatti narrati nell’articolo. La mia decisione è pertanto frutto di un processo doloroso ma consapevole, maturato al solo fine di tutelare l’istituzione culturale che ho avuto l’onore di servire e di salvaguardare la mia immagine personale e professionale. Confido che venga fatta piena luce sui fatti, affinché la verità fattuale emerga senza lasciare spazio ad equivoci che possano offuscare anni di dedizione, lavoro e servizio al Teatro e alla cultura”.