L’Assemblea Regionale ha approvato la mini manovra finanziaria all’esame da circa 50 milioni di euro. I dettagli e l’intervento di Schifani.
L’Assemblea Regionale ha approvato la mini manovra finanziaria all’esame, ovvero il disegno di legge sulle variazioni di bilancio proposto dal governo: 44 voti a favore, 19 astenuti. Il presidente Schifani è stato presente in Aula. Ha risposto a interrogativi e perplessità, condividendone alcune. L’opposizione ha così ritirato diversi emendamenti soppressivi. Si tratta di un documento contabile per circa 50 milioni di euro. Di rilievo sono i 5 milioni per rifinanziare il reddito di povertà. Poi 15 milioni di euro per la sanità privata, utili soprattutto per fronteggiare l’aumento delle tariffe imposto dal ministero. Poi 5 milioni di euro per i Consorzi di bonifica di Agrigento e Ragusa. E 5 milioni di euro a rimedio della siccità nel settore agricolo. Una borsa di studio all’Università di Messina da 10.000 euro in memoria di Sara Campanella. Poi 2 milioni di euro per la Protezione civile regionale. E 2 milioni di euro per sospendere l’addizionale comunale per i diritti d’imbarco dei biglietti aerei su Lampedusa, Trapani, Pantelleria e Comiso. E il presidente della Regione commenta: “L’approvazione della mini manovra finanziaria da parte dell’Assemblea regionale siciliana rappresenta un risultato importante per dare risposte tempestive a bisogni concreti, a partire dal contrasto alla povertà e al disagio sociale. Ringrazio la maggioranza per avere accolto il mio invito a non presentare emendamenti, consentendo un iter rapido e ordinato. Un ringraziamento va anche al presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno, per la puntuale e autorevole conduzione dell’Aula, e all’opposizione per la disponibilità al dialogo e per il clima di collaborazione istituzionale che ha caratterizzato i lavori. Il confronto, anche serrato ma sempre costruttivo, ha permesso di migliorare il testo e di gettare le basi per il lavoro che ci attende con la prossima manovra di luglio, con cui ci impegniamo a reperire ulteriori risorse a favore delle fasce più fragili della popolazione”.