HomeCronaca“Giustizia privata” a Favara: definitiva una condanna

“Giustizia privata” a Favara: definitiva una condanna

La Cassazione ha reso definitiva la condanna del favarese Antonino Pirrera, imputato dell’omicidio preterintenzionale di Bennardo Chiapparo. I dettagli.

L’inchiesta è stata intitolata “Giustizia privata”, perché, per vendicare un presunto sgarbo, il colpevole sarebbe stato bersaglio di una violenta ritorsione, che poi, non intenzionalmente, ne ha provocato la morte. Ecco perché agli imputati è stato contestato il reato dell’omicidio preterintenzionale del favarese Bennardo Chiapparo, morto a 68 anni il 10 febbraio del 2016, vittima di una presunta spedizione punitiva. E il pestaggio dell’uomo ha provocato conseguenze fatali, oltre le intenzioni. Il 12 giugno del 2023 il Tribunale di Agrigento, a conclusione del giudizio abbreviato, ha condannato a 6 anni di reclusione Antonino Pirrera, 47 anni, di Favara, e ha assolto altri tre favaresi. Il 19 settembre del 2024 la Corte d’Appello di Palermo ha confermato in secondo grado la condanna di Pirrera. Adesso la Cassazione, confermando la sentenza d’Appello, ha reso definitiva la condanna. E Antonino Pirrera si è costituito in carcere a Genova. Bennardo Chiapparo è morto il 10 febbraio del 2016 all’ospedale di Agrigento, dove il primo febbraio precedente è stato ricoverato con un grave trauma cranico provocato, come ha raccontato colui che lo ha accompagnato in ospedale, da una banale caduta. Dalle indagini sostenute dai Carabinieri è invece emerso che Bennardo Chiapparo sarebbe stato violentemente picchiato perché avrebbe sgridato e forse mollato uno schiaffo al figlio minore di Antonino Pirrera, un bambino, perché avrebbe tirato dei calci ad una insegna pubblicitaria dell’autolavaggio dello stesso Bennardo Chiapparo. Dunque, il padre avrebbe organizzato la spedizione punitiva contro Chiapparo, che sarebbe stato colpito con un pugno al torace dallo stesso Pirrera, è caduto a terra sbattendo la testa, ed è poi morto per emorragia cerebrale non operabile.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it