Sarà analizzato un frammento di un’impronta nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella. Si tratta di un reperto che la Polizia scientifica rilevò sullo sportello del guidatore della Fiat 127 abbandonata dai killer, quel 6 gennaio 1980, poco distante dal luogo del delitto. Oggi le nuove tecnologie potrebbero estrarre da quel frammento il Dna. E quindi ai due indagati dalla Procura di Palermo, i boss Nino Madonia e Giuseppe Lucchese, che secondo la Procura sarebbero stati componenti del commando dei killer, è stato inviato l’avviso per un ‘atto irripetibile’ affinche’ possano nominare i consulenti di parte per partecipare all’esame.