All’assessorato regionale alla Sanità è scattato di nuovo l’allarme sulle liste d’attesa. Dall’ultimo monitoraggio sui ricoveri e sugli esami diagnostici prenotati e mai eseguiti emerge che, dopo una fase di netto miglioramento, adesso si è ai livelli di un paio di anni addietro. Sono pendenti circa 200 mila prestazioni. Ecco perché l’assessore Daniela Faraoni ha convocato per domani mattina i manager di Aziende sanitarie e ospedali. Due anni addietro i ricoveri da eseguire erano 90 mila circa e gli esami diagnostici e le visite 140 mila. All’epoca fu attuato un piano di emergenza che, grazie all’investimento di 48 milioni nel 2023 e 41 nel 2024, ridusse i tempi di attesa. Oggi invece, esauriti i budget resi a disposizione dallo Stato, l’emergenza si è riproposta. Schifani ha ricordato che nei contratti firmati dai manager il fallimento dell’obiettivo di ridurre le liste d’attesa è causa di decadenza o mancato rinnovo dell’incarico.