valorizzazione dei siti minerari dismessi e del loro patrimonio storico, archeologico, paesaggistico e ambientale”. La stessa Maria Iacono afferma: “L’Italia dispone di impianti di produzione dismessi, alcuni dei quali sono riconosciuti anche
dalle locali Soprintendenze ai Beni Culturali come autentiche testimonianze di archeologia industriale, e sono protetti da specifici vincoli di tutela, a cui spesso non seguono interventi mirati al recupero e alla fruizione degli stessi luoghi. In alcune aree del Paese, come ad esempio proprio in Sicilia e soprattutto in provincia di Agrigento, tra Cozzo Disi a Casteltermini e Ciavolotta a Favara, tutelare questi luoghi significa, oltre che determinare nuove condizioni di sviluppo, una potenzialità non indifferente sul piano economico e turistico. Il mio Disegno di legge procede in tale direzione”.