L’avvocato Girolamo Rubino, nell’interesse del Comune di Montallegro, presieduto dal sindaco Giovanni Cirillo, ha impugnato l’autorizzazione ottenuta dall’impresa Catanzaro Costruzioni per l’installazione nel Comune di Montallegro di un impianto per il trattamento e il recupero della Ford, la frazione organica da raccolta differenziata. Rubino tra l’altro ha censurato il mancato rispetto della distanza minima di 3 chilometri tra l’impianto progettato e il centro abitato. Il Comune di Montallegro ha invocato anche la verificazione delle distanze eseguita dal Genio Civile di Agrigento, su richiesta della Giunta Regionale, in cui è accertato che l’impianto dovrebbe sorgere a soli 2 chilometri e 550 metri dal centro abitato. A fronte di ciò il Tar ha ritenuto necessario che gli assessorati regionali ai Rifiuti e all’Ambiente rendessero documentati chiarimenti. Ed ha fissato la trattazione del merito del giudizio all’udienza del 7 giugno 2023. Successivamente alla pronuncia del TAR Palermo, la Catanzaro Costruzioni ha proposto ricorso
incidentale sostenendo, in particolare, l’asserita illegittimità della delibera commissariale numero 30 del 21 giugno 2021 con la quale è stata adottata la perimetrazione del centro abitato di Montallegro. L’impresa ritiene che il Comune di Montallegro abbia adottato una perimetrazione del centro abitato più estesa di quella ritenuta consona dall’impresa. Nel corso del giudizio, tuttavia, l’avvocato Rubino ha comunque ribadito che l’impianto della Catanzaro non rispetterebbe la distanza di 3 chilometri dal centro abitato anche qualora si prendesse in considerazione la perimetrazione ipotizzata dalla Catanzaro. L’ultima parola sarà rimessa al TAR
Palermo.