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“Elena”, lo sfogo del padre

Il padre di Elena, la bambina uccisa dalla madre a Mascalucia, sfoga dolore e sofferenza in una lettera diffusa dalla sorella.

Martina Patti
La tragedia di Mascalucia, la bambina uccisa da sette coltellate sferrate dalla madre, e lo sfogo del padre di Elena, Alessandro Del Pozzo, tramite una lettera affidata e diffusa dalla sorella Vanessa: “Sono distrutto. Mi sento un vuoto dentro incolmabile. Lei ha studiato il delitto in ogni particolare, e non si è pentita di avere ucciso la bambina. Ho sempre promesso a mia figlia che l’avrei tenuta al sicuro come ogni buon padre farebbe, avrei dato la vita al posto suo, l’ho chiesto a Dio, ma non accetta sostituzioni. Non potevo mai e, dico mai, pensare che l’avrei dovuta proteggere proprio da sua madre. Tutti parlano dell’amore della madre, ma nessuno parla mai dei sacrifici che fa un padre. Martina è un mostro, non meritava una figlia come Elena, speciale e unica in tutto! Elena vive! Ogni giorno! Dentro il mio cuore. Ho sentito parlare di pazzia e di gelosia morbosa, ma non ho sentito parlare di cattiveria e di sadismo. Come si può reputare un raptus quello che ha fatto Martina? E’ stato un omicidio premeditato e studiato in ogni particolare. Ha messo Elena dentro dei sacchi della spazzatura, l’ha sotterrata, si è ripulita e ha ripulito, ha inventato un sequestro, creandosi un alibi e ha colpito la sua macchina per inscenare un’ aggressione. 24 ore di bugie. Un omicidio in cui ci si crea pure un alibi e si occulta il corpo non può essere un raptus di pazzia. Ho sentito parlare l’avvocato di Martina, il quale può solo fare questo: parlare e sprecare fiato perché davanti alla realtà non ci sono parole che possano cambiarla. Amo mia figlia più di ogni altra cosa al mondo. Era uguale a me in tutto e per tutto. Me l’ha uccisa. Me l’ha portata via, non perché non volesse che legasse con la mia compagna, ma perché voleva mettermela contro. Le parlava male di me ogni giorno ed Elena me lo veniva a raccontare. Non ci sarebbe riuscita perché io ed Elena siamo una cosa sola e lei la odiava per questo. Ha tentato tanto di parlare male di me fino al giorno che ha capito che non ci sarebbe riuscita, e ha studiato come ammazzarla. Distruggendo la sua innocente vita”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it