“La maggioranza Draghi esiste ancora oggi, ed ha appena ucciso l’acqua pubblica”. Così afferma il deputato nazionale agrigentino del Gruppo Misto, Michele Sodano, che spiega: “Molti pensano che, con le Camere sciolte, sia terminata la rovinosa attività del Governo Draghi. Non è così: Movimento 5 Stelle, Lega, Partito Democratico, Forza Italia e Italia Viva hanno appena approvato tutti insieme l’articolo 8 del Decreto Concorrenza. Per i Comuni di tutta Italia sarà più difficile mantenere il servizio idrico gestito dal pubblico. Infatti, mentre per affidare l’acqua ai fondi di investimento e alle multinazionali estere un Sindaco non dovrà presentare alcuna motivazione, al contrario, per mantenerlo in-house, sarà necessario che egli produca una ‘motivazione rinforzata’ e stabilire ex-ante la convenienza della gestione pubblica su quella privata. Quale amministratore si prenderà mai questa responsabilità? E’ stato calpestato, con una violenza inaudita, l’esito del Referendum del 2011 con cui gli Italiani avevano decretato la volontà di sottrarre l’acqua, bene essenziale e inalienabile, alle lucrose gestioni private”.