HomeCronacaL’omicidio Castronovo, forse un regolamento di conti

L’omicidio Castronovo, forse un regolamento di conti

Angelo Castronovo, ucciso a Palma di Montechiaro, è stato sotto processo per due omicidi tra clan rivali. Forse è stato un regolamento di conti perché lui avrebbe cavalcato entrambi gli schieramenti.

In contrada Cipolla tra Palma di Montechiaro e Campobello di Licata sono riecheggiati colpi d’arma da fuoco. E’ stato ucciso Angelo Castronovo, 65 anni, bracciante agricolo, di Palma di Montechiaro. Lui è stato sorpreso dalla mano sul grilletto intento a lavorare in movimento terra a bordo di un camion. Ha tentato la fuga, verso la strada statale. Inutile: è stato bersaglio di più proiettili, da pistola e da fucile a pallettoni, almeno 5 di cui l’ultimo sparato alla tempia, appena a ridosso del guardrail. Un contadino si è accorto del cadavere, e ha telefonato ai Carabinieri, subito sul posto insieme al magistrato di turno, Giulia Sbocchia.

Angelo Castronovo
Angelo Castronovo è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Agrigento il 30 luglio del 2020, poi scarcerato e ristretto ai domiciliari il 3 febbraio del 2021, e poi a piede libero dal marzo scorso e sotto processo nell’ambito di un’inchiesta ruotante intorno ad una faida tra famiglie ed agli omicidi di Enrico Rallo, 38 anni, ferito a Palma di Montechiaro il 10 novembre del 2015 e poi morto un mese dopo all’ospedale Civico di Palermo, e a quello di Salvatore Azzarello, 39 anni, ucciso in contrada Burraiti, tra Agrigento, Favara e Naro, il 23 agosto del 2017. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’origine della faida risale al furto di un mezzo agricolo nel 2013, che sarebbe stato commesso dai fratelli Ignazio ed Enrico Rallo a danno di Salvatore Azzarello. Azzarello avrebbe ucciso Enrico Rallo, ed Ignazio Rallo, Roberto Onolfo e Giuseppe Rallo avrebbero ucciso Salvatore Azzarello. Ad Angelo Castronovo, già scampato la notte di Capodanno del 1991 alla strage del bar “2000” provocata dal conflitto tra Cosa Nostra e Stidda, è contestata la partecipazione ad entrambi gli omicidi allorchè avrebbe fornito informazioni e atti utili a compiere i due agguati mortali: avrebbe fissato un appuntamento trappola con Enrico Rallo, e poi avrebbe informato Ignazio Rallo su dove trovare Azzarello. Infatti, nel capo d’imputazione di Angelo Castronovo, inteso “u pazzu”, si legge: “E’ la figura cardine, la costante delle due vicende in cui è Giano Bifronte, amico degli uni contro gli altri ma, all’occorrenza, amico degli altri contro i primi”. Castronovo avrebbe anche trafficato in armi, importate dall’estero, e per ciò è stato arrestato due volte negli ultimi tre anni.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it