Droga a Licata e dintorni: innanzi al Tribunale di Agrigento invocate cinque severe condanne, fino a 20 anni di carcere. I dettagli.
Il 21 febbraio del 2023, dopo oltre un anno e mezzo di indagini, la Squadra Mobile di Agrigento scatenò l’operazione intitolata “Hybris”, tra Licata, Canicattì Gela e Catania. In carcere 25 indagati: 14 di Licata, 1 di Canicattì, 6 di Gela, 2 di Catania e 2 campani. L’epicentro della scossa tellurica giudiziaria è stato il quartiere a Licata indicato come il “Bronx”. I rifornimenti della materia prima, gli stupefacenti, anche nelle province di Caltanissetta e Catania. Nel “Bronx” i “droghieri” hanno installato numerosi impianti di video sorveglianza, hanno predisposto vedette per controllare gli accessi alla base operativa dell’associazione, e hanno utilizzato i social network e la messaggistica istantanea per comunicare tra di loro. Ebbene adesso il pubblico ministero di Palermo Francesca Dessì, a conclusione della requisitoria, ha invocato cinque condanne a carico di altrettanti imputati. 20 anni di carcere per Antonietta Casaccio, 41 anni, poi 16 anni per Fabio Della Rossa, 38 anni, poi 13 anni per Fabrizio Truisi, 39 anni, poi 6 anni per Francesco Cavaleri, 43 anni, e poi, solo per l’ipotesi di reato di minacce, 2 anni per Salvatore Giuseppe Cavaleri, 24 anni. I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, hanno aggiornato l’udienza al 19 giugno per le arringhe difensive. L’11 marzo del 2024 a conclusione del giudizio abbreviato sono state già inflitte cinque severe condanne: 20 anni di reclusione a Michele Cavaleri, 46 anni, poi 15 anni e 8 mesi a Concetta Marino, 48 anni, poi 8 anni e 2 mesi ad Angelo Sorriso, 26 anni, poi 11 anni e 6 mesi a Lillo Serravalle, 51 anni, e 9 anni a Ferdinando Serravalle, 27 anni.