Lettera del presidente della Regione, Renato Schifani, dopo le intimidazioni subite: “Avanti, senza paura, ora più che mai”.
Al presidente della Regione, Renato Schifani, è stata recapitata una lettera di minacce con la frase, scritta a penna e in stampatello, “Brucerai nei tuoi bruciatori”. Schifani è un fervido sostenitore del progetto dei termovalorizzatori, assimilabili ai “bruciatori” minacciati. E sono i termovalorizzatori la punta del compasso intorno a cui Schifani scrive una lettera indirizzata al “Giornale di Sicilia”: “Le intimidazioni, non solo le lettere ma anche le telefonate anonime, sono atti vili e codardi quando si avverte una minaccia ai propri interessi illeciti. Con me non servono, anzi rafforzano la mia determinazione nel promuovere progetti strategici per la Sicilia, come i termovalorizzatori. Ribadisco l’obiettivo di superare il modello fallimentare delle discariche, su cui spesso gravano interessi opachi. Punto su un ciclo virtuoso dei rifiuti basato sull’innovazione tecnologica, sulla sostenibilità ambientale e sul rispetto delle normative europee. La procedura per i termovalorizzatori è stata affidata a Invitalia, per garantire massima trasparenza e legalità. E ciò anche tramite un’intesa con l’Autorità nazionale anticorruzione e i protocolli di legalità firmati con i prefetti di Palermo e Catania, contro i rischi di infiltrazione criminale nelle procedure e nei cantieri. La mia candidatura alla presidenza della Regione è stata frutto di una scelta unanime del centrodestra nazionale e regionale nell’agosto del 2022. Dopo cinque anni da presidente del Senato, ho accettato con convinzione il rientro in Sicilia non per “svernare” o per occupare una poltrona, ma per servire i siciliani, con senso di responsabilità, spirito di sacrificio e passione politica. Ogni giorno mi confronto con dossier complessi, annosi, spesso incancreniti da decenni di ritardi e incertezze. Lavoro con impegno costante, insieme a una coraggiosa squadra di collaboratori al mio fianco con dedizione e rigore, con un’unica rotta: trasparenza, legalità e sviluppo sostenibile, spesso a danno di equilibri consolidati, di parti che hanno tratto vantaggio da una Sicilia in stallo e ricattabile. Ed ecco allora le reazioni scomposte. Ma non è con la paura che si costruisce il futuro. E nemmeno con il silenzio o con l’ambiguità. Ma con la verità e con il coraggio delle scelte. Procediamo, anche grazie a un’opposizione responsabile con cui è possibile un confronto serio e costruttivo sui temi che contano davvero per i siciliani. Non ho interessi personali da difendere né rendite di posizione da tutelare. Solo la volontà di rendere la Regione più efficiente, più capace di liberarsi da vincoli antichi, a volte espressione di condizionamenti ambientali. Avanti. Senza paura. Ora più che mai”.