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“Illecito smaltimento di rifiuti”, rinviati a giudizio Antonino e Salvatore Leonardi

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Il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Catania ha rinviato a giudizio gli imprenditori Antonino e Salvatore Leonardi, titolari della discarica Sicula Trasporti, che è in amministrazione giudiziaria, arrestati il 4 giugno scorso dalla Guardia di Finanza di Catania nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta ‘Mazzetta Sicula‘, ed altri sei imputati. A giudizio anche le società Sicula Trasporti, Sicula Compost, Gesac, Edile Sud, Leonhouse Immobiliare ed Eta Service. “Dalle indagini – si legge nel capo d’imputazione – è emerso un perdurante e sistematico illecito smaltimento dei rifiuti solidi urbani provenienti da oltre 200 Comuni siciliani, e una gestione della discarica orientata all’esclusivo perseguimento di utili attraverso il mantenimento delle convenzioni con gli Enti locali pur non essendo gli impianti nelle condizioni di poter più adempiere alle prescrizioni fissate dalle autorizzazioni amministrative”. I due imprenditori sono accusati di associazione per delinquere, traffico di rifiuti, corruzione, frode nelle pubbliche forniture e getto pericoloso di cose.

Immigrazione, contributi ai Comuni di frontiera

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Rosalba Cimino

La deputata nazionale del Movimento 5 Stelle, Rosalba Cimino, annuncia che nella manovra di bilancio è stato inserito il contributo economico a favore dei Comuni di frontiera e costieri, per sostenerli nella gestione del fenomeno migratorio. Tra tali Comuni rientra anche Porto Empedocle. La stessa Rosalba Cimino commenta: “Avevamo detto che avremmo aiutato concretamente questi territori, e oggi manteniamo alta l’attenzione sulle problematiche che stanno affrontando. Queste risorse potranno essere utilizzate per strutturare al meglio l’accoglienza dei flussi migratori, per i sindaci e per quelle comunità che hanno affrontato l’emergenza, senza distinzione di colore politico e provenienza geografica”.

Da domani Milena è zona rossa

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Il Comune di Milena, in provincia di Caltanissetta, da domani, mercoledì 23 dicembre, sarà “zona rossa”. Così dispone un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il provvedimento, d’intesa con l’assessore alla Salute, a seguito della relazione dell’Azienda sanitaria, e sentito il sindaco, serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del coronavirus. Le misure restrittive che caratterizzano le zone rosse saranno in vigore fino al 4 gennaio.

Mafia: minacce e botte a debitore, Gdf arresta esponente clan

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La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Catania ha arrestato Giuseppe Raneri, 48 anni, presunto esponente del clan Cintorino, articolazione della cosca Cappello a Calatabiano, per lesioni personali aggravate e violenza privata aggravata dal metodo mafioso. Secondo quanto emerso dalle indagini, a fronte del mancato pagamento di una somma di denaro, Raneri avrebbe compiuto gravissimi atti di intimidazione e di violenza nei confronti del suo debitore. La prima volta, assieme a due spalleggiatori, ha minacciato l’uomo di gravissime ritorsioni, compresa la “gambizzazione” se non avesse onorato il pagamento. La seconda volta Raneri, assieme a un complice, ha prima investito con l’auto e ha poi violentemente percosso il debitore, procurandogli un trauma cranico-facciale e un altro trauma al torace e all’addome. La terza volta, con l’aiuto di due complici, l’ha aggredito con una spranga di ferro e poi lo ha inseguito fino a casa per minacciarlo.

“Ultimi giorni prima del rosso”

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Libertà di movimento oggi e domani. Poi da giovedì scatta la zona rossa in tutta Italia. Le misure restrittive che saranno in vigore fino al 6 gennaio.

Con lo stop agli spostamenti tra le Regioni scattato ieri, sono entrati in vigore i divieti di Natale, anche se per ancora due giorni, tra oggi e domani, sarà possibile prendere un caffè al bar, pranzare al ristorante, fare gli ultimi regali e muoversi nella propria Regione senza alcuna autocertificazione. Invece, da giovedì 24 dicembre l’Italia sarà tutta in zona rossa e ci rimarrà fino al 27 dicembre, poi dal 30 dicembre al 3 gennaio e poi ancora il 5 e 6 gennaio: dieci giorni in tutto in cui ci sarà, di fatto, un lockdown generalizzato. Al momento non sono però previste ulteriori misure restrittive dopo la scoperta della variante inglese del virus che si propaga molto più velocemente: allo stop ai voli dalla Gran Bretagna non dovrebbe seguire un inasprimento dei divieti già in atto. Dal 24 l’Italia sarà quindi tutta in zona rossa: saranno chiusi bar, ristoranti, tranne che per consegne a domicilio e asporto, e negozi, ad eccezione di supermercati e generi alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, tabacchi e librerie. Si potrà uscire per fare una passeggiata vicino casa con la mascherina e fare attività sportiva da soli. Sarà necessaria l’autocertificazione per gli unici spostamenti consentiti, ovvero quelli per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità o per tornare alla propria residenza o domicilio. Ai divieti di spostamento il governo ha però introdotto una deroga, quella che consente per tutto il periodo di Natale (24-6 gennaio) ad un massimo di due persone – più eventuali figli minori di 14 anni, disabili e persone non autosufficienti che vivono con loro – di muoversi una sola volta al giorno per andare a trovare parenti o amici. Su questo punto sono arrivati due chiarimenti da parte del governo, che ha aggiornato le Faq sul sito di Palazzo Chigi. Il primo riguarda la possibilità, nei 10 giorni ‘rossi’, di poter andare a trovare amici e parenti anche in un comune diverso da quello di residenza, purché sempre nella stessa regione e sempre nel limite massimo di due persone. Il secondo riguarda invece i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti: nei giorni indicati con l’arancione durante le feste di Natale (28-29-30 dicembre e 4 gennaio) sarà possibile per chi vi risiede andare anche in un’altra regione, sempre però entro i 30 chilometri dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia. E’ un chiarimento per consentire a tutti coloro che abitano nelle zone confinanti di non rimanere tagliati fuori dalla possibilità di incontrare persone che abitano in un paese a pochi chilometri ma in un’altra regione. Il governo ha anche precisato la questione delle seconde case: tra oggi e il 6 gennaio “gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni”. Quanto ai coniugi o ai partner che vivono separati per motivi di lavoro sarà invece possibile incontrarsi, “se il luogo per il ricongiungimento è quello in cui c’è residenza, domicilio o abitazione”. E sono consentiti anche gli spostamenti dei genitori separati, che possono andare a trovare i figli anche in un’altra regione o all’estero: rientra tra i motivi di necessità, così come lo è l’assistenza ai genitori non autosufficienti. Non è invece mai consentito andare a trovare i genitori che sono in buona salute e vivono in un’altra regione, così come non sono consentiti “spostamenti per turismo extraregionali” tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.

Agrigento, fondi a favore dei servizi di cura agli anziani

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Il Comune di Agrigento annuncia che l’amministrazione Miccichè, a due mesi dall’insediamento, ha provveduto a completare la rendicontazione delle spese sostenute in qualità di beneficiaria del Pac-Pnscia, ovvero il Programma nazionale servizi cura infanzia e anziani 2014/2019 sull’azione “anziani”. In questo modo ha potuto chiedere la somma di 113 mila euro a titolo di saldo che sarà versato nelle casse della Tesoreria comunale. “Il rammarico – commenta il Comune – è che se fossero state richieste per tempo, queste somme potevano essere utilizzate per assicurare servizi ai soggetti più fragili”.

Giornata di volontariato a Casteltermini

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A Casteltermini seconda giornata di volontariato in piazza promossa e sostenuta dalla Guardia civile siciliana sezione di Casteltermini in collaborazione con l’A.V.O.M. I(Associazione volontari ospedalieri) e alla Croce Rossa Italiana sezione di Agrigento con i rispettivi presidenti, i dottori Castellino e Vita. Gli organizzatori commentano: “Anche in questa occasione tali Associazioni riunite hanno riscontrato una numerosa partecipazione che è stata ampiamente gradita dalla Comunità di Casteltermini. Si ringrazia in particolare il Sindaco Nicastro per l’ospitalità e per aver concesso a noi Volontari di poter dare, ancora una volta, un sostanzioso contributo alla nostra comunità”.

Il panettone al pistacchio: la magia del Pastry chef Mangione

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Oggi, al Vg delle 14:05, intervista al Pastry chef agrigentino, Giovanni Mangione, considerato il re del panettone al pistacchio.

Agrigento, agevolazioni per rette servizio di prima infanzia

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Il Comune di Agrigento è pronto a pagare l’abbattimento dei costi per le rette per il servizio di prima infanzia nelle strutture pubbliche e private autorizzate o iscritte all’apposito albo regionale. Per il 2020 al Comune di Agrigento è stato assegnato un fondo pari a 262 mila euro. Di questi il 50% servirà alla copertura delle spese di gestione dei servizi comunali. L’altro 50 per cento alla emissione di voucher indirizzati alle famiglie per l’abbattimento dei costi per rette. Così ha deciso il sindaco Miccichè per sostenere le spese delle famiglie con figli piccoli in questo periodo di grave crisi economica conseguente alla pandemia. Nei prossimi giorni saranno comunicate le modalità da seguire per potere ottenere il beneficio concesso dalla Regione.

Il Tar condanna l’Asp di Caltanissetta a pronunciarsi sull’istanza di incremento del budget presentata da uno studio radiologico

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L'avvocato Girolamo Rubino

Nel Maggio 2020, lo Studio Radiologico del Dott. A.C., con sede a Niscemi, facente parte dell’elenco delle strutture sanitarie istituzionalmente accreditate della provincia di Caltanissetta, inoltrava apposita istanza volta ad ottenere l’incremento del budget assegnato.

Con l’istanza veniva rilevato come il suddetto budget fosse inadeguato rispetto alle potenzialità erogative della struttura e al fabbisogno assistenziale dell’area nella quale la stessa opera. Ed infatti, il comune di Niscemi ricade in un territorio a elevato rischio ambientale.

Con l’istanza veniva, altresì, chiarito come l’incremento del budget avrebbe potuto essere disposto anche attingendo ad apposito fondo perequativo istituito dall’Assessorato regionale della Salute per eventuali ulteriori fabbisogni assistenziali,.

L’ASP di Caltanissetta non provvedeva a pronunciarsi sulla suddetta istanza.

Di fronte al silenzio serbato dall’ASP di Caltanissetta, lo Studio Radiologico decideva, allora, di rivolgersi al giudice amministrativo, con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia.

In giudizio, i legali Rubino e Impiduglia evidenziavano l’obbligo dell’ASP di Caltanissetta di pronunciarsi sul’istanza dello Studio radiologico e rilevavano come l’esiguità del budget attribuito alla struttura determinasse gravi conseguenze per i cittadini del Comune di Niscemi, costretti a lunghissima liste di attesa.

Il T.A.R. Palermo, in accoglimento delle censure formulate dagli avv.ti Girolamo Rubino e Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha riconosciuto l’obbligo dell’ASP di Caltanissetta di pronunciarsi – entro sessanta giorni – sull’istanza presentata dallo studio radiologico e volta all’incremento del proprio budget.

Il TAR Palermo, inoltre, si è riservato, per il caso di ulteriore inerzia, di nominare un commissario ad acta che provveda in via sostitutiva e ha condannato l’Asp di Caltanissetta al pagamento delle spese legali liquidate in euro 1.500 oltre accessori di legge.