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Un’ottantina di migranti approdano a Porto Empedocle. Rivolta e fuga durante il trasferimento

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Un barcone, con a bordo un’ottantina di migranti, è stato intercettato a largo di Porto Empedocle. Il gruppo di extracomunitari, trasbordato su due motovedette della Guardia costiera e su una della Guardia di Finanza, è stato condotto al molo e poi trasferito nella tensostruttura sul posto. I migranti sono stati sottoposti alle ordinarie procedure di identificazione e foto-segnalamento prima di essere trasferiti nel Trapanese, in un centro d’accoglienza dove effettuare la quarantena anti-Covid. Una donna incinta è stata condotta al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” ad Agrigento. Durante il viaggio verso Trapani, nei pressi di Cattolica Eraclea, un gruppo di migranti si è scatenato in escandescenze, hanno aggredito l’autista del pullman costringendolo a fermare il mezzo e poi sono fuggiti travolgendo un carabiniere. Ricerche sono in corso.

Ventimiglia di Sicilia, finanziato progetto restauro conservativo Chiesa

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L'avvocato Girolamo Rubino

Con apposito bando ritualmente pubblicato, l’Assessorato Regionale Infrastrutture e Mobilità aveva predisposto un programma regionale di finanziamento al fine di favorire interventi diretti a tutelare l’ambiente e i beni culturali, per la realizzazione di infrastrutture per l’accrescimento dei livelli di sicurezza, per il risanamento dei centri storici e la prevenzione del rischio idrogeologico nei comuni della Regione Siciliana, a valere sulle risorse FSC.

Il Comune di Ventimiglia di Sicilia vi partecipava inviando la propria domanda per il finanziamento del “Progetto di restauro e risanamento conservativo della chiesa Sant’ Eligio (ex Chiesa Maiorca)” per un importo complessivo di euro 875.000,00.

Nonostante tutta la documentazione prodotta in ossequio alle disposizioni contenute nel bando e i chiarimenti forniti dall’Amministrazione comunale, il progetto veniva collocato in posizione non utile nella graduatoria definitiva per ottenere il finanziamento richiesto; circostanza, questa, scaturita dal mancato riconoscimento del punteggio (n. 20 pt) previsto nel caso di interventi di ristrutturazione riguardanti “edifici che rappresentano elevato rischio per la pubblica e privata incolumità”.

A questo punto, il Comune di Ventimiglia di Sicilia, in persona del Sindaco dott. Antonio Rini, proponeva un ricorso davanti al TAR Palermo, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, per l’annullamento, previa sospensione, degli atti di gara, nella parte in cui era stato erroneamente attribuito al progetto il punteggio assegnato, con il conseguente collocamento tra gli interventi non ammessi al finanziamento.

In particolare, l’Avvocato Rubino ha dedotto l’illegittimità dell’operato dell’Amministrazione regionale sotto il profilo dell’eccesso di potere per l’evidente difetto di istruttoria e per la manifesta disparità di trattamento subita, avendo l’Amministrazione Regionale denegato il punteggio previsto per il requisito di “elevato rischio per la pubblica e privata incolumità” alla ex Chiesa Maiorca del Comune di Ventimiglia di Sicilia nonostante l’esauriente documentazione in realtà prodotta a supporto, ed avendo, di contro, riconosciuto il relativo punteggio a progetti rispetto ai quali lo stesso requisito non era stato del tutto valutato o provato, ovvero era stato documentato per mezzo di documentazione analoga a quella allegata dal Comune ricorrente.

Il TAR Sicilia- Palermo, condividendo le tesi difensive dell’Avv. Rubino, accoglieva l’istanza cautelare del Comune ricorrente ritenendo il ricorso dotato di rilevanti profili di fondatezza.

Da ultimo l’Assessorato alla infrastrutture ha disposto il finanziamento del progetto e conseguentemente il Comune di Ventimiglia di Sicilia ha dato concreto avvio alla procedura per l’affidamento dei lavori “di restauro e risanamento conservativo della chiesa Sant’ Eligio (ex Chiesa Maiorca) il cui inizio è ormai imminente.

Arrestati due presunti rapinatori di Canicattì

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Due persone, Gian Piero Lo Giudice, 28 anni, e Alessio Taibi, 27 anni, di Canicattì, sono state arrestate dagli agenti della Squadra mobile di Agrigento e del commissariato di Canicattì perché indagati di avere compiuto una rapina a Canicattì al distributore di carburante Q8 in contrada Madonna dell’Aiuto. Indagini sono in corso per accertare se i due siano componenti della banda che ha compiuto altre rapine nel comprensorio di Canicattì, ai danni di distributori di carburante tra Ravanusa, Campobello di Licata e Canicattì.

Un kit Kappa Kombat limitato per ricordare il 120° anniversario del Palermo calcio

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“Siamo nati nei campi polverosi. Eravamo operai e gentlemen, inglesi e palermitani. Eravamo avventurieri, sognatori. Eravamo uomini. Dopo oltre un secolo siamo ancora tutto questo. Ma nel frattempo abbiamo imparato a volare, a cadere e a volare di nuovo. È quello che facciamo, è quello che siamo. Siamo Aquile, da 120 anni”.
Si legge così sul sito del Palermo calcio che per questo anniversario così importante, è stato realizzato un nuovo kit Kappa Kombat “120° Anniversario”, edizione limitata.

Arrestati due minori ospiti di Villa Sikania

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La Polizia ha arrestato e condotto nel carcere minorile “Malaspina” di Palermo due migranti africani, un ragazzo di 16 anni e una ragazza di 15 anni, ospiti di Villa Sikania a Siculiana. Secondo quanto accertato dagli investigatori, minacciandoli e picchiandoli con un bastone o con dei jeans bagnati e arrotolati, avrebbero ottenuto dagli altri ospiti i soldi del pocket money, sigarette, vestiti, cibo e cellulari. I due minori, giunti a Villa Sikania lo scorso 12 novembre, risponderanno all’Autorità giudiziaria di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina, percosse, violenza privata ed atti persecutori, continuati ed in concorso con altri che, nel frattempo, lunedì scorso sono fuggiti dal Centro d’accoglienza e sono tuttora ricercati. Quattro vittime hanno denunciato il tutto alla Polizia. Dell’attività investigativa si sono occupati i poliziotti del commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle, coordinati dal vice questore aggiunto Chiara Sciarabba.

Ad Agrigento in viaggio avvisi accertamento Imu 2016

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Non soltanto la Tari, ma anche l’Imu. Ad Agrigento sono ben 12 mila gli avvisi di accertamento Imu 2016 che sono in corso di notifica da parte del Comune ad altrettante famiglie per le quali si prospetta un fine anno poco sereno. I funzionari comunali per le notifiche dei circa 12 mila avvisi d’accertamento hanno impegnato la somma complessiva di 39 mila euro, soldi necessari per la spedizione che sarà effettuata con raccomandata con ricevuta di ritorno

Agrigento, Consiglio comunale approva Paesc. Intervento Firetto

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Il Consiglio comunale di Agrigento ha appena approvato all’unanimità il Paesc, il Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima. In proposito interviene l’ex sindaco e consigliere comunale, Lillo Firetto, che afferma: “Finalmente Agrigento ha un Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima”. A seguito di adesione al Patto dei Sindaci per il clima e l’energia, con un finanziamento regionale ottenuto negli ultimi mesi del 2019 dopo la partecipazione a un bando regionale del 2018, sono state avviate le attività di redazione del Paesc ed è stato individuato l’ energy manager. Durante il periodo di lockdown, purtroppo il tecnico incaricato è deceduto. Abbiamo subito individuato un nuovo professionista, che al termine delle attività di analisi e progettuali, ha redatto l’importante strumento ieri adottato all’unanimità dal Consiglio Comunale. Colmiamo così un gap che ci vedeva impossibilitati ad accedere alle misure previste per la riqualificazione energetica, per assenza di un idoneo strumento di pianificazione, di cui siamo stati sprovvisti poiché nel 2013 il Comune lasció sfumare l’opportunità di un finanziamento regionale per la redazione del Paesc”.

Successo per l’Officina delle tradizioni popolari ad Agrigento

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Lusinghiera affermazione dell’Officina delle tradizioni popolari al censimento dei “Luoghi del cuore” del Fai, edizione 2020. Si tratta di uno spazio espositivo culturale istituito, in sinergia tra la Provincia e l’Amministrazione comunale di Agrigento a Porta di Ponte, nel centro storico della città dei Templi. L’Officina divisa in sezioni, custodisce attrezzi di lavoro dei contadini, dei pescatori, degli artigiani ed alcuni costumi della tradizione folkloristica siciliana. E poi vi è una sezione dedicata agli strumenti musicali etnici della Sicilia e della cultura dei diversi paesi del mondo ed un teatrino dell’opera dei pupi, tradizione antichissima tramandata da generazioni.
L’edizione 2020 de “I luoghi del cuore” conferma, dunque, l’Officina punto di riferimento per la valorizzazione e la conservazione delle tradizioni popolari siciliane in una visione di promozione culturale e turistica della città di Agrigento.

“Rifiuti”, dati confortanti

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In Sicilia aumenta del 9% la raccolta differenziata tra 2018 e 2019. Di conseguenza è ridotto il conferimento in discarica. I dettagli.

In Sicilia cresce la raccolta differenziata e diminuiscono i rifiuti conferiti in discarica, segno che la strada tracciata dal Governo regionale è quella giusta, anche se ancora resta molto da fare per liberare l’Isola dall’eterna emergenza spazzatura che da decenni ci vede recitare l’infelice parte di “pattumiera d’Italia”. Nelle settimane scorse è toccato a Palermo, mentre negli ultimi giorni è stata Catania a vedere le proprie strade stracolme di sacchetti di immondizia, a causa di un guasto nella vicina discarica di Lentini. Servono gli impianti e in questa direzione va il nuovo Piano della Regione da poco approvato dalla Giunta e che attualmente si trova al vaglio dell’ufficio legale; poi passerà al Consiglio di giustizia amministrativa e dunque sarà pubblicato nella versione definitiva. Intanto il duo Musumeci-Pierobon può consolarsi con gli ultimi dati dell’Ispra (l’istituto di ricerca del Ministero dell’Ambiente) che, nel 2019, fotografano una crescita della differenziata del 9% (solo il Molise è riuscito a fare meglio con un +12%), attestando l’Isola appena sotto la soglia del 40% (per l’esattezza 38,5 contro il 29,5 che si registrava ancora nel 2018). E’ un dato che comunque ci conferma ancora una volta “cenerentola” della spazzatura, relegandoci in fondo alla classifica regionale: pur restando sotto il 50%, riescono a fare meglio di noi sia la Basilicata (al 49,4%) che la Calabria (al 47,9%). Lontanissime le regioni prime “della classe”, quasi tutte al Nord: Veneto (74,7%), Sardegna (73,3%), Trentino Alto Adige (73,1%), Lombardia (72%), Emilia Romagna (70,6%), Marche (70,3%), Friuli Venezia Giulia (67,2%) e Umbria (66,1%). Nel frattempo, all’aumento della raccolta corrisponde una diminuzione del conferimento in discarica, con l’Isola che ha ridotto l’abbancamento del 17,4%, facendo scendere la quota complessiva dei rifiuti trasportati in luoghi come Bellolampo o Motta Sant’Anastasia – sedi di due tra i più grandi impianti inquinanti dell’Isola – al 58% (era il 69% nel 2018). Un risultato niente male, seppure nettamente inferiore a quanto fatto dalla Campania (meno 53,9% di ricorso alla discarica, con una raccolta differenziata al 54%) e più basso della Calabria (meno 25%). Complessivamente la Sicilia l’anno scorso ha prodotto 2 milioni e 233 mila tonnellate di rifiuti urbani, poco meno dei 2 milioni e 292 mila del 2018. Gran parte ha continuato a finire nelle discariche (1 milione e 306 mila tonnellate), ma queste hanno “perso” 200 mila tonnellate che sono andate a incrementare la differenziata (passata dalle 677 mila tonnellate del 2018 alle 860 mila del 2019).

In Sicilia in corso le pre-registrazioni per la vaccinazione anti – covid

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E’ operativa sul sito siciliacoronavirus.it una sezione dedicata al personale sanitario affinchè si pre-registri esprimendo la volontà di vaccinarsi. Così ha annunciato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che ha aggiunto: “Il mio auspicio è che il numero più alto possibile voglia farlo. Da parte del Governo centrale c’è una pressante richiesta per capire quale sarà il grado di adesione alla vaccinazione. Spero che il personale sanitario comprenda che quanto più sarà alta l’adesione tanto più forte sarà il messaggio che arriverà ai cittadini siciliani. Invece, con una bassa adesione quello che emergerebbe sarebbe una preoccupazione anche da parte della comunità cittadina”.