Sul presunto mancato rispetto delle misure di contenimento del rischio Covid presso gli uffici del Comune di Licata, la Cisl Fp di Agrigento, Caltanissetta ed Enna sollecita l’Amministrazione comunale al rispetto dei protocolli sulla sicurezza applicati per i lavoratori. “La nostra organizzazione sindacale ha riscontrato, anche su sollecitazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, il mancato rispetto da parte di codesto ente delle disposizioni relative alle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – dice una nota firmata dal segretario generale Salvatore Parello e dal coordinatore delle funzioni locali Salvatore Cassaro -. Si chiede pertanto a codesto Ente di voler far pervenire a questa organizzazione sindacale le dovute rassicurazioni in merito alle determinazioni assunte in ordine a quanto sopra esposto, avviando responsabilmente il dovuto confronto con le parti sociali sul protocollo della sicurezza, in particolar modo in considerazione della recrudescenza dei casi di positività al virus”.
La Cisl Fp, inoltre, denuncia un atteggiamento ad oggi poco collaborativo da parte dell’Amministrazione comunale (ai limiti della condotta antisindacale) per la scarsa propensione a rispondere alle sollecitazioni formali inoltrate nel corso di questi mesi, relative alla contrattazione decentrata integrativa e a problematiche complessive riguardanti le condizioni di lavoro dei dipendenti.
“Chiediamo con forza – conclude il segretario Parello – il ripristino di corrette relazioni sindacali, rappresentando sin da adesso che non siamo più disposti a tollerare ulteriori ritardi. In caso contrario, nostro malgrado, saremo costretti a tutelare le ragioni dei lavoratori che rappresentiamo nelle sedi competenti”.
Prevenzione Covid nel Municipio di Licata, allarme della Cisl FP
Insorgono i genitori del plesso De Cosmi dell’Ic “Levi Montalcini”: “Doppi turni insostenibili per famiglie e alunni”
Il Comitato dei genitori dell’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini, plesso De Cosmi del Villaggio Mosè protesta, con le mamme e i papà che si dichiarano “allibiti al cospetto della inefficienza del Comune nel trovare una soluzione adeguata, a coniugare rispetto delle regole sul Covid e diritto allo studio dei propri figli. Il dirigente scolastico è dallo scorso luglio che chiede al comune i locali dove fare svolgere le lezioni in maniera completa e sicura. Dal Comune però solo silenzio, fino a qualche ora fa, quando palazzo dei giganti pubblica un bando per l’individuazione di locali da destinare allo svolgimento delle lezioni. Visti i ritardi il dirigente e il consiglio d’istituto che si è tenuto il 22 settembre hanno deciso che fino al 10 ottobre, in attesa di una risposta da parte del comune, si faranno i doppi turni. Le prime, le quarte e le quinte la mattina, le seconde e le terze il pomeriggio”. E ancora:”Considerato che la maggior parte delle famiglie hanno uno o più figli nello stesso plesso, tale situazione aggrava notevolmente la gestione familiare mettendo in serie difficoltà intere famiglie e soprattutto i bambini. All’incirca siamo 250 famiglie coinvolte in questo disastro. Per le famiglie con figli disabili la situazione è ancora più difficile in quanto i pomeriggi questi bambini saranno costretti ad interrompere le loro terapie. Se entro il 10 ottobre il comune non trovasse i locali, continueranno i doppi turni invertendo le classi”.
Ma non è tutto: “Ci sono famiglie che hanno i figli sia nel turno della mattina sia nel turno di pomeriggio, quindi impossibilitate a svolgere la normale attività lavorativa considerando che neanche l’orario è pieno ma ridotto. La soluzione del bando trovata dal Comune aggrava la vicenda, complicando con inutile burocrazia. Con una manifestazione d’interesse da parte di proprietari di strutture la faccenda si sarebbe risolta in fretta. Invece l’inizio della scuola per noi e i nostri figli è un dramma. Il Comune non si permetta di usare questa storia per farne merce di scambio per la campagna elettorale”.
Primo giorno di scuola in Sicilia per 700 mila alunni
Prima campanella anche per tutte le altre scuole siciliane che hanno deciso di aspettare la fine del referendum prima di riaprire i cancelli. Il 14 settembre scorso le lezioni sono cominciate quasi esclusivamente per gli studenti delle scuole superiori mentre da oggi torneranno tra i banchi anche quelli di tutti gli altri istituti. Sono oltre 700 mila gli studenti siciliani, per oltre 35 mila classi, che faranno oggi rientro a scuola in Sicilia. Ed è un ritorno quantomeno particolare dopo lo stop forzato imposto lo scorso marzo causa emergenza coronavirus. E sono diverse anche le novità: tra banchi monouso (pochi per la verità), ingressi scaglionati, divieto di ingresso nelle classi per genitori e parenti per evitare assembramenti e mascherine.
Forza Italia aggiorna i propri quadri dirigenti a Favara
Il segretario provinciale Vincenzo Giambrone con il vice-segretario regionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, nell’ambito della riorganizzazione del partito, nominano, per la città di Favara, Alessandro Pitruzzella, Paolo Dalli Cardillo e Giuseppe Arnone quali componenti del coordinamento. “Gli amici del coordinamento sono invitati ad attuare le azioni tendenti per un supporto del territorio alla presenza del partito. Una buona organizzazione politica – si legge in una nota stampa diffusa stamattina – deve sapersi connettere con il tessuto socio-economico delle città, interessate al rinnovo delle amministrazioni comunali e dei consigli comunali della primavera 2021.Forza Italia, auspica che si ritorni ai partiti, unico, strumento ,in grado di portare le istanze dei cittadini nelle comunità istituzionali. Occorre, alla luce dei risultati delle elezioni regionali, di domenica, scorsa, ricomporre il centro-destra come soggetto politico, è una priorità in linea con lo schieramento centro-destra della politica regionale e nazionale. Auguriamo, agli amici di Favara di avviare una campagna di adesione per Forza Italia, avviando una interlocuzione politica con i rappresentanti dei partiti politici e i simpatizzanti del centrodestra”.
Verso le Elezioni, Giorgia Iacolino: “Saremo in prima linea contro le dipendenze”
“Il rispetto delle regole all’interno di una comunità e’ la condizione imprescindibile per una ordinata convivenza civile. La famiglia e la scuola, insieme alle altre agenzie educative, rappresentano i capisaldi di una corretta educazione per giovani e studenti. L’uso eccessivo di alcol ed il consumo di sostanze stupefacenti specialmente nei giovani alimentano, invece, il dispregio delle Istituzioni e comportamenti violenti. Da assessore della giunta Firetto mi adopererò per promuovere le iniziative necessarie a garantire stili di vita appropriati, consolidando i rapporti con la scuola e l’azienda sanitaria provinciale per concorrere a rimuovere la condizione di disagio giovanile che troppe volte determina la violazione delle regole di una comunità. Sono certa -conclude Giorgia Iacolino-che avrò al mio fianco giovani colleghi, insegnanti, operatori del mondo della sanità e le associazioni di volontariato che amano la vita ed il rispetto delle regole”
“Bilanci gonfiati a Porto Empedocle”, pm reitera la richiesta di rinvio a giudizio dell’ex sindaco Firetto e 6 revisori dei conti
Il pubblico ministero conferma la richiesta di rinvio a giudizio per la presunta falsificazione dei bilanci del Comune di Porto Empedocle. L’udienza preliminare proseguirà il 30 settembre e il 7 ottobre, poi ci sarà la decisione del giudice Alessandra Vella che dovrà decidere se disporre o meno un approfondimento dibattimentale. L’ipotesi del pubblico ministero Chiara Bisso è che sarebbero stati falsificati i bilanci dell’ente – fra il 2011 e il 2014, quando a capo dell’Amministrazione empedoclina c’era l’attuale sindaco ricandidato di Agrigento Calogero Firetto – per fare quadrare i conti ed evitare che scattassero le sanzioni di legge per gli enti che non rispettano il patto di stabilità. Nella lista degli imputati, oltre all’attuale sindaco del capoluogo figurano l’ex responsabile dei servizi finanziari dell’ente Salvatore Alesci e cinque revisori dei conti che si sono alternati in quegli anni. Sono Francesco Maria Coppa, Rosetta Prato, Carmelo Presti, Enrico Fiannaca ed Ezio Veneziano.
Per gli stessi fatti sia Firetto che Alesci sono stati già assolti dalla Corte dei conti. I difensori – gli avvocati Angelo Farruggia, Barbara Garascia, Antonino Gaziano e Giovanni Gallo Afflitto – avranno a disposizione altre due udienze per replicare al pm e provare a convincere il giudice a non disporre i rinvii a giudizio.
Quarto positivo al Covid ad Agrigento
Un caso di posività al coronavirus ad Agrigento. Al momento i positivi sono in totale 4. Nelle scorse ore è stata confermata la positività al Covid 19 di un giovane agrigentino. Si trova in isolamento e si sta attuando per i suoi contatti il protocollo di controllo previsto”. Lo rende noto il Sindaco di Agrigento, Calogero Firetto.
Le donne candidate nelle liste di Marco Zambuto pronte alla sfida elettorale
Dicono di essere “pronte ad agire, ad ascoltare, a diventare gli occhi e le orecchie del popolo”: queste le priorità delle quote rosa nelle liste che sostengono Marco Zambuto. L’assessore designato Antonella Gallo Carrabba, coordinatrice del Centro antiviolenza Telefono Aiuto di Agrigento, ha voluto incontrare, al comitato elettorale al Viale della Vittoria, tutte le donne candidate al Consiglio comunale per stabilire un piano d’azione condiviso. “Non siamo semplicemente una quota rosa – ha detto Antonella Gallo Carrabba – ma parte essenziale dell’azione politica di Marco Zambuto. Ognuna di noi è scesa in campo con l’obiettivo di essere un utile strumento per il futuro sindaco. Per questo vi invito ad esserci tutte in un sodalizio in cui ognuna di noi diventa riferimento dell’altra, a lavorare intensamente non solo durante la campagna elettorale ma soprattutto dopo. La nostra spiccata sensibilità ci fa percepire le necessità e gli eventuali malesseri dei cittadini. Stiamo incontrando tante persone, le ascoltiamo una per una, i loro problemi diventano i nostri problemi che ci impegneremo a risolvere. Soltanto con il dialogo e il confronto potremo renderci conto delle criticità quotidiane. Ogni attività dovrà sempre ispirarsi al rispetto della dignità della persona singola e delle famiglie, perché la famiglia è il riferimento da cui partire per raggiungere il benessere sociale. Il miglioramento della qualità della vita del cittadino passa attraverso un’attenta analisi conoscitiva dei bisogni e delle effettive risorse del territorio”. Durante l’incontro sono stati numerosi gli interventi delle candidate che hanno evidenziato alcune problematiche legate al mondo della sanità come, ad esempio, lo scollamento e l’eccessiva distanza tra l’ente locale, il sistema sanitario e il territorio. Marco Zambuto ha ascoltato tutti gli interventi ringraziando le donne presenti per i numerosi suggerimenti. “Manterrò sempre alta l’attenzione – ha detto Zambuto – nei confronti dell’universo famiglia e di ogni suo componente”.
Continua il tour della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Sicilia
La Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti sta svolgendo una missione in Sicilia occidentale, nell’ambito dell’inchiesta sulla depurazione e il ciclo delle acque reflue. Il 22 settembre la delegazione della Commissione ha svolto il primo sopralluogo alla distilleria Bertolino di Partinico, in provincia di
Palermo. La Commissione ha visionato le diverse fasi del ciclo produttivo che avviene nell’impianto, teatro nel tempo di diverse criticità ambientali che hanno interessato anche il fiume Nocella. La Commissione ha poi effettuato a sorpresa un sopralluogo al depuratore di Balestrate (Palermo) con l’ausilio di ufficiali di polizia giudiziaria appartenenti ad ARPA Sicilia e al NOE Carabinieri di Palermo, durante il quale sono state riscontrate criticità nella gestione dei fanghi e il loro anomalo deposito nelle vasche di raccolta. Il mancato invio dei fanghi a impianti di gestione di tali rifiuti implica la mancanza di spazi da destinare ai fanghi di nuova produzione, con il conseguente rischio di dispersione in mare. Tutte le criticità riscontrate durante il sopralluogo a Balestrate saranno comunicate tempestivamente dalla Commissione all’Autorità giudiziaria territorialmente competente. La giornata del 22 settembre si è conclusa con il sopralluogo al depuratore di Marsala, in un agglomerato interessato da procedura di infrazione europea e per questo oggetto di
lavori di adeguamento. Ieri mattina la Commissione ha svolto un sopralluogo al depuratore Bocca Arena di
Mazara del Vallo, altro sito interessato da procedura di infrazione comunitaria. I lavori previsti per l’adeguamento dell’impianto non sono ancora iniziati, mentre si evidenziano irregolarità negli scarichi che arrivano al depuratore, confermati da attuali emissioni odorigene dovute alla presenza di idrogeno solforato. La missione della Commissione prosegue nel pomeriggio con altri sopralluoghi e si concluderà nel pomeriggio del 24 settembre. Della delegazione, guidata dal senatore Luca Briziarelli (Lega), vicepresidente della Commissione e relatore dell’inchiesta sulla depurazione, fanno parte i senatori Andrea Ferrazzi (PD), Pietro Lorefice (M5S) e Fabrizio Trentacoste (M5S), e la deputata Caterina Licatini (M5S), che ha proposto alla Commissione di avviare l’approfondimento sulla depurazione in Sicilia.
Revocati gli arresti per il giovane accusato di avere investito e ucciso l’eritreo fuggito da Villa Sikania
Il Tribunale del Riesame di Palermo ha disposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza con la prescrizione di restare in casa dalle 19 alle 6 per il trentaquattrenne Alfonso Cumella di Realmonte, accusato di omicidio stradale. L’inchiesta riguarda la morte, avvenuta nella notte fra il 3 e il 4 settembre, dell’eritreo Sied Anwar, ventenne appena fuggito dal centro di accoglienza di Villa Sikania e investito da un’auto sulla statale mentre tre poliziotti – due dei quali rimasti feriti – tentavano di bloccarlo. Il pm Chiara Bisso gli contesta di non avere tenuto una condotta di guida prudente con particolare riferimento alla velocità. Cumella si è difeso e ha negato pure, in occasione dell’interrogatorio di convalida dell’arresto davanti al gip Francesco Provenzano, di essere fuggito all’alt dei poliziotti che, sostiene l’accusa, gli avrebbero intimato di fermarsi vedendo arrivare la Volkswagen Touareg ad alta velocità. Gli avvocati Luigi Troja e Giacomo La Russa hanno sostenuto che “il migrante, come si evince dal video amatoriale agli atti dell’inchiesta, si trovava già a terra, perchè bloccato dagli agenti dopo la fuga, e non era possibile in nessun modo evitare l’impatto”. In relazione all’accusa di essere fuggito dopo lo schianto, è stata prodotta una consulenza tecnica, redatta dall’ingegnere Nicolò Vassallo, che proverebbe l’incompatibilità della ricostruzione accusatoria con la dinamica dei fatti. “La velocità con cui procedeva il mezzo – hanno detto i difensori – non superava i 70 chilometri orari”. La Procura, peraltro, ha disposto degli accertamenti tecnici per ricostruire la stessa dinamica che sono in corso di svolgimento da parte dell’ingegnere Venero Torrisi.