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Aldo Piazza fa un passo indietro e si allea con Miccichè, i candidati sindaco di Agrigento sono 6

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Scende a 6 il numero dei candidati a sindaco di Agrigento. La svolta si è avuta durante un incontro svoltosi ieri pomeriggio fra i candidati sindaco Franco Micciche’ e Aldo Piazza. “E’ stata l’occasione per discutere dei temi ritenuti piu’ importanti per il rilancio della citta’. Ci si e’ ritrovati sulla maggior parte degli argomenti trattati. Alla fine, con grande spirito di servizio, l’ex sindaco  Aldo Piazza ha deciso di convergere sull’unica candidatura del dott. Franco Micciche’, che verra’ condivisa da tutto il gruppo di suoi sostenitori. L’unione fa certamente la forza – si legge in una nota stampa – e in questo caso si tratta di una condivisione d’intenti per fare rinascere Agrigento. Apprezzamento e gratitudine sono stati espressi da Micciche’ per la scelta fatta da Aldo Piazza, la cui esperienza politica e le cui qualita’ umane sono certamente note e apprezzate in citta’ e daranno un forte arricchimento a tutto il progetto politico-amministrativo del gruppo che sostiene Franco Micciche’”. La corsa alla carica di primo cittadino dunque vede ad oggi ai nastri di partenza in ordine alfabetico: Carlisi, Catalano, Firetto, Galvano, Miccichè, Zambuto.

Sopralluogo del viceministro Cancelleri nei cantieri sulla SS 189

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Oggi il viceministro delle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri  si recherà nei cantieri della SS189 della Palermo-Agrigento, accompagnato da tecnici Anas e Cmc, al fine di verificare lo stato dellavanzamento dei lavori dei cantieri aperti. Lo rende noto l’ufficio stampa dello stesso viceministro.

Recovery found, anche Agrigento con l’Anci chiede soldi al Governo

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“Ai Comuni servono fondi per scuole, trasporti, infrastrutture. Ho sottoscritto il documento di Anci (l’associazione nazionale dei Comuni Italiani) denominato “Città-Italia” con cui i sindaci chiedono al Governo nazionale 20 dei 200 miliardi del Recovery Fund, il piano straordinario Europeo per far ripartire l’Italia”. Cosi il Sindaco di Agrigento Calogero Firetto. “Tra i punti  più importanti sottolineati dal documento: efficientamento energetico, ed energia verde, mobilità sostenibile, recupero e riuso dei rifiuti, reti digitali, piano scuola, edilizia abitativa per contrastare le povertà, recupero delle periferie, beni culturali e ambientali, una scuola per la formazione di una classe dirigente per la pubblica amministrazione. Non un libro dei sogni, continua il primo cittadino, ma azioni che anche un piccolo Comune come Agrigento ha in gran parte portato avanti pur senza fondi”.

Fuga dall’hotspot di Lampedusa, i carabinieri rintracciano subito i fuggitivi

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Un gruppo di migranti si è allontanato dall’hotspot di contrada Imbriacola, a Lampedusa. I carabinieri sono però riusciti – rastrellando l’area circostante – a rintracciare tutti gli extracomunitari e a riportarli indietro. “Ringrazio i carabinieri per essere riusciti a rintracciare tutti i migranti che si erano allontanati, specie in un momento di così forte tensione mediatica e di informazione spesso fuorviante – dice il sindaco delle isole Pelagie, Totò Martello – . I carabinieri si sono mobilitati per garantire la sicurezza e la tranquillità sanitaria degli isolani e dei turisti”.

Le eccellenze della sanità agrigentina emergono dal focus sulle performance condotto dalla Regione

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Il focus sulle performance del sistema sanitario siciliano condotto ciclicamente dal Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’Assessorato regionale alla Salute fa emergere risultati di prestigio per diverse azioni assistenziali condotte dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Con la pubblicazione dettagliata degli indicatori di valutazione globale, il primo report ufficiale 2020, contenente i risultati definitivi per l’intero anno 2019, evidenzia che quattro aree d’intervento, quelle monitorate dal Controllo di gestione aziendale e oggetto di valutazione regionale circa gli obiettivi raggiunti dalle direzioni generali, presentano risultati di assoluta eccellenza tali da collocare le unità operative di riferimento ai vertici delle graduatorie regionali. In area cardiologica il dettaglio di efficienza e produttività riguarda l’esecuzione entro quarantotto ore dell’intervento di proporzione di “STEMI” (Infarto Miocardico Sopraslivellamento del tratto ST) con angioplastica coronarica percutanea transluminale (PTCA) ed il notevole volume di casi trattati. La tempestività dell’intervento è valutata anche in area ortopedica e i risultati di rilievo nell’agrigentino hanno uno specifico riguardo al trattamento
operatorio della frattura del collo del femore nel paziente anziano con operazioni eseguite entro le ventiquattrore dall’ingresso in ospedale. La misurazione della degenza operatoria post-intervento inferiore a tre giorni premia infine sia l’area ostetrico-ginecologica che quella chirurgica per la rapidità della dimissione, rispettivamente, dopo il parto con taglio cesareo e la colecistectomia laparoscopica. “I risultati lusinghieri ottenuti in aree di assistenza sanitaria considerate di particolare rilevanza dal ‘piano nazionale degli esiti’ – afferma il commissario straordinario ASP, Mario Zappia – oltre a rendere atto del buon operato sin qui condotto, fanno da sprone alle ulteriori azioni che questa Direzione intende porre in essere al fine di migliorare costantemente degli standard qualitativi e quantitativi delle cure in provincia”.

Il sindaco di Motta d’Affermo difende la Piramide tirata in ballo nel “giallo”di Caronìa

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Tante, troppe notizie false sulla Piramide di Motta D’Affermo, e l’amministrazione comunale dice basta. Non sono andate giù al sindaco del comune nebroideo, Sebastiano Adamo, le voci su un’opera famosa a livello internazionale balzata al centro della cronaca nera di tutta Italia per la storia della tragica scomparsa di Viviana Parisi e del piccolo Gioele e diventata, suo malgrado, una sorta di simbolo del misticismo. Cosa che il sindaco smentisce con tutte le sue forze con una nota: “Tutta la comunità di Motta d’Affermo manifesta un dissenso e un ammonimento in riferimento ai recenti fatti di cronaca che hanno tragicamente investito la famiglia Mondello per la scomparsa della signora Viviana Parisi e del piccolo Gioele, famiglia alla quale si esprimono pubblicamente sentimenti di umana vicinanza e solidarietà, a seguito della divulgazione di notizie approssimative, imprecise e tendenziosamente volte a suscitare un interesse morboso”. “Una informazione fuorviante che ha tentato di sporcare e mistificare un luogo di universale bellezza come la contrada Belvedere dove è stata installata la Piramide 38° parallelo, che non è – prosegue – un opera mistica ma una delle più grandi strutture architettoniche riconosciute a livello internazionale del maestro Mauro Staccioli”.  Il sindaco Adamo spiega, in sostanza, cosa sia davvero la Piramide, lontana, anzi lontanissima, da una sorta di culto al di là di ogni immaginazione che si era scatenato in questi giorni, con un simbolismo che a volte richiamava in maniera del tutto fuorviante anche il satanismo: “Si tratta come detto di un’installazione monumentale del grande artista contemporaneo Mauro Staccioli, voluta fortemente dal mecenate Antonio Presti, realizzata tra il 2008 e il 2009 con la collaborazione del Comune di Motta d’Affermo”. “E’ stata inaugurata il 21 marzo del 2010, è stata insignita dall’apprezzamento ufficiale e pubblico del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, riconosciuta come ‘percorso turistico-culturale” dalla Legge Regionale 1 febbraio 2006 n° 6, e, infine, introdotta con Decreto Dirigenziale n° 4545 del 27/09/2018 emanato dall’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana tra i “Luoghi della Cultura” della Regione Siciliana”.

La “Piramide 38° Parallelo” è sorta, secondo le intenzioni dell’artista Staccioli e del mecenate Presti, come segno artistico di bellezza, di concordia e di pace rispetto alla contrapposizione che, dall’altra parte del globo, sullo stesso tracciato convenzionale del 38° parallelo, vede ancora contrapposte le due Coree, con i riflessi geopolitici che anche odiernamente mettono a repentaglio le sorti dell’umanità; la scultura, pertanto, vuole essere monito ed invito ad elevare lo sguardo verso l’infinito e a coltivare la conoscenza come unico baluardo della libertà la dimensione dell’installazione monumentale, con la feritoia che si apre lungo lo spigolo occidentale e che al tramonto consente d’inondare il suo interno di luce ha indotto il mecenate Antonio Presti alla geniale istituzione del “Rito della Luce”, cosi denominato perché tenuto annualmente in concomitanza del solstizio d’estate (giorno più lungo dell’anno), e consistente nel raduno di scultori, pittori, poeti, designer, attori, performers cantanti e intellettuali che, in un atto di collettiva condivisione, insieme a persone comuni, esprimono tutti i loro talenti declinandoli in varie forme d’arte”.

Verso il nuovo anno scolastico al tempo del Covid: il punto della situazione

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Si parte in salita a meno di una settimana dalle riaperture delle scuole. Con l’avvio dello screening sul personale emergono i primi casi di positività tra i docenti: finora già 20 in Umbria e 6 nel Trevigiano. E sono ancora tanti i nodi da affrontare, per una partita che si gioca sempre di più sul piano politico. Il governo serra le fila per arginare le critiche che arrivano anche da alcuni governatori, annunciando un nuovo vertice oggi. E sul tema dei trasporti già ci sono le prime indicazioni: per salire sugli scuolabus bisognerà prima misurare la febbre a casa e a bordo sarà consentita la capienza massima solo per un tragitto che duri un massimo di 15 minuti.
Nuovi provvedimenti che però dovranno essere condivisi. Per questo il lavoro dell’Esecutivo prosegue sul fronte del dialogo con i governatori, molti dei quali sul piede di guerra.    Qualche indicazione nel frattempo c’è già. Sul tema spinoso del trasporto il Mit – oltre alle indicazioni sulla misurazione della febbre e sulla capienza massima consentita per un quarto d’ora – c’è il divieto di far salire sul mezzo gli studenti in caso di febbre o nel caso in cui siano stati a contatto con positivi nei quattordici giorni precedenti. Dal canto suo, il Comitato tecnico scientifico non ha derogato al metro di distanza sui mezzi pubblici, anche con l’uso della mascherina. La ministra Bonetti assicura che in caso di quarantena sarà data la possibilità ai genitori di restare a casa con i figli. Il Pd invece rilancia la proposta di riattivare per le scuole i servizi di vigilanza sanitaria in presenza, assegnando un pediatra di comunità ogni 8 piccole strutture 0-6 e un medico per ogni scuola autonoma.
Tra gli attacchi alla ministra dell’Istruzione, molti arrivano dai social – in particolare da un gruppo di militanti leghisti – e in alcuni casi con parole tanto violente e sessiste da ricevere la condanna di diversi esponenti politici, che hanno manifestato solidarietà ad Azzolina. La stessa ministra commenta: “Nessuna donna dovrà mai più leggere commenti così infimi, subire attacchi volgari e abietti come questi. È e sarà la mia battaglia. E la faremo a scuola”.
Aldilà delle polemiche, sono appena partiti nel Paese i test sierologici al personale della scuola, mettendo già in luce una serie di dati che alimentano timori. Solo in Umbria i 1.334 test sierologici per il Covid ai quali è stato sottoposto il personale scolastico hanno evidenziato che 20 persone sono entrate a contatto con il virus: sono momentaneamente in isolamento in attesa del risultato del tampone.  “Potremmo avere rilevazioni positive alte, fino al 50% anche in altre aree”, avverte Maddalena Gissi della Cisl Scuola.
Per arginare difficoltà e preoccupazioni, gli Enti proseguono in ordine sparso con propri provvedimenti: a Roma il Comune ha stabilito che la misurazione della temperatura sarà per bimbi, genitori, prof e a tutti gli altri operatori direttamente nei nidi e nelle scuole dell’infanzia così come la Campania ha deciso di acquistare termoscanner da assegnare agli istituti scolastici. In Sardegna i collegi dei docenti per diversi istituti saranno ancora a distanza, su piattaforme telematiche.   E in qualche scuola nella Capitale, nonostante l’arrivo dei banchi, sarà necessario ricorrere comunque alla didattica a distanza.

Interrogazione di Calderone (FI) all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione: “Covid, a che punto siamo?”

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“Ho appena depositato un’interrogazione con la quale chiedo all’assessore al ramo di conoscere in che stato sono le nostre scuole in Sicilia. Mi metto nei panni dei genitori, degli studenti e anche del corpo docente, che attendono di ricevere maggiori chiarimenti sull’argomento. Di fatto,  tra qualche giorno riapriranno i cancelli ma non sappiamo in realtà in che condizioni versano gli edifici scolastici, sia dal punto di vista strutturale, che dal punto di vista del rispetto delle norme di sicurezza, per assicurare il necessario distanziamento sociale. Anche gli studenti meritano rispetto: da Marzo sono stati privati della loro quotidiana routine. A tal proposito mi riservo ogni altra iniziativa per ciò che concerne la mia competenza parlamentare”. Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Tommaso Calderone, il quale chiede più prevenzione anche nel settore scolastico, a seguito del progressivo aumento dei contagi da Covid-19.

Passaggio della campana al Leo Club Agrigento Host, Giuseppe Castelli nuovo presidente

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Si è svolta la tradizionale cerimonia del “passaggio della campana” del Leo Club Agrigento Host, dove – preliminarmente – è stato osservato da tutti i presenti un minuto di silenzio in ricordo delle vittime colpite dal “Covid-19. Alla serata, oltre ai soci, erano presenti il Presidente del Distretto Leo 108 Yb Sicilia Gloria Caristia che ha presenziato la cerimonia, il Delegato della V Area Operativa per il Distretto Leo 108 Yb Sicilia Francesco Incardona e le autorità lionistiche: Barbara Capucci Presidente del Lions Club Agrigento Host, Emanuele Farruggia Presidente di zona 26 del Lions 108 Yb Sicilia e Past-President del Lions Club Agrigento Host e Giuseppe Caramazza Vice-Presidente del Lions Club Agrigento Host. Sarà Giuseppe Castelli, di Agrigento, quasi 30enne, Dottore in Strategie, Management e Controllo e collaboratore come consulente in avvio d’impresa, controllo di gestione e amministrazione interna presso diverse aziende del territorio agrigentino, il nuovo presidente del Leo Club Agrigento Host per l’Anno Sociale 2020-2021. Castelli, subentra a Daniele Calandrino il quale – quest’ultimo – ha ringraziato tutti i soci e il direttivo uscente per averlo affiancato e per il lavoro scrupoloso ed incessante – nonostante l’emergenza epidemiologica da “Covid 19” che ha colpito l’intera penisola – che è stato svolto avendo, sempre, come punto di riferimento il servizio verso la società. Si è detto orgoglioso del Leo Club Agrigento Host e di tutti i soci ed ha augurato buona fortuna al neo presidente e a tutto il nuovo direttivo riponendo in loro massima fiducia per il lavoro che sarà fatto durante l’anno sociale appena iniziato; ha, altresì, rimarcato la sua massima collaborazione nella qualità di Past-President.

Il neo presidente Giuseppe Castelli ha reso pubblici i nomi del direttivo che lo affiancherà in tutto l’anno sociale 2020-2021: Salvatore Malluzzo (Vice-Presidente); Gianni Panarisi (Segretario); Eliseo Maria Giorgio (Tesoriere); Salvatore Fanara (Cerimoniere); Claudio La Bella (Revisore dei Conti); Marta Castelli (Consigliere); Giulia La Bella (Consigliere) e Alfonso Grassia (Censore). Ha ringraziato, altresì, il suo predecessore e il direttivo uscente per l’encomiabile lavoro messo in atto ed ha tracciato le linee guida della sua presidenza: impegno costante verso i più deboli e gli emarginati attraverso numerosi “service” che saranno organizzati durante tutto l’anno sociale di concerto con il Lions “padrino” Agrigento Host e con il Distretto Leo 108 Yb Sicilia; impegno massimo verso il Tema Operativo Nazionale “Leo for Safety & Security” mirato all’acquisto di materiale da donare ai centri di primo soccorso; centralizzazione nel mondo della cultura e su tutto ciò che di innovativo sta interessando la società di oggi ad iniziare dal settore dell’energie rinnovabili attraverso diversi convegni; valorizzare l’importanza dei giovani e delle donne nella società; promozione di gemellaggi con gli altri Leo italiani, poiché solo attraverso il confronto ed il sostegno reciproco si può realmente crescere e dare un più incisivo contributo verso la collettività. Un presidente con le idee chiare e con tanta voglia di fare!…inoltre, il presidente Castelli, ha riposto massima fiducia verso tutti i soci e nei confronti del neo direttivo dichiarandosi fiero della squadra che lo affiancherà e certo che ognuno svolgerà i rispettivi compiti con massima serietà, responsabilità ed impegno, conformemente ai principi e alle finalità del Leo.

Nel corso della serata si è anche svolta la cerimonia di investitura di 5 nuovi soci. Ad entrare sono stati: Roberta Brucculeri, Roberta Danile, Arianna Bellanca, Sara Malluzzo e Pietro Restivo.

Un gruppo di giovani, quello del Leo Club Agrigento Host, determinati, volenterosi e che cercano di mettersi in gioco donando il proprio tempo e il proprio contributo al miglioramento della società.

Associazione Konsumer: “Peskador bruciato? Favara non è razzista”

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“Stiamo intervenendo solo ora in quanto riteniamo che l’incendio che ha distrutto il monumento dell’immigrazione, l’imbarcazione Peskador”, non diventi il simbolo di una Favara razzista che non è”. Così il Coordinatore dell’associazione Konsumer Agrigento Giuseppe Di Micelia distanza di alcuni giorni dal rogo che ha devastato un simbolo di voglia di integrazione tra i popoli.
“L’imbarcazione Peskador è stata affidata dalla procura della Repubblica su espressa richiesta ai frati francescani di Favara che sono diventati titolari del bene con verbale di passaggio di consegna dalla agenzia delle dogane di Porto Empedocle al convento dei frati di Favara, successivamente il comune di Favara con atto deliberativo di giunta ha elevato il Peskador  a monumento pubblico prendendosi l’impegno (senza mai mantenerlo fino al suo completo abbandonò) della custodia, della tutela e della manutenzione dello stesso, affinché venisse evitato che il degrado dell’imbarcazione diventasse, per i materiali contenuti un pericolo alla salute pubblica. Oggi, il monumento, è stato dato alle fiamme. Da chi e perché? A questa domanda darà di sicuro una risposta la Procura di Agrigento che ha aperto un’indagine sull’accaduto.
Quello che oggi, invece, vogliamo affermare con forza dopo 3 anni di presenza, come Associazione dei Consumatori che conta, solo in ambito locale, quasi 500 iscritti, che Favara non è razzista. Anzi il cittadino favarese si è sempre distinto per la sua accoglienza, integrazione e cordialità, nei confronti del “forestiero”. Qualunque sia la sua provenienza e il suo ruolo nella società. Quello che emerge dall’incendio del Peskador è la coscienza di una città che urla no al razzismo ed alla quale chiediamo di alzare la voce non solo quando si verifica l’irreparabile ma anche prima che lo stesso si verifichi proprio per evitare, successivamente, di piangere sul “latte” ormai versato. Sottolineano, in fine, che a quest’ultimo rimprovero non si sottrae nemmeno l’Associazione scrivente”.