I poliziotti del commissariato di Licata hanno arrestato un uomo di 57 anni per resistenza minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale nonché lesioni personali e Atti persecutori nei confronti di una donna. In manette è finito G.A. pluripregiudicato del luogo. Gli agenti in servizio di volante, nel percorrere una centrale strada cittadina, sono stati attirati dalla richiesta d’aiuto di una donna, fortemente intimorita dall’atteggiamento persecutorio di un uomo, con il quale poco prima aveva avuto un’accesa discussione. Giunti sul posto i poliziotti hanno dapprima cercato di ripristinare la calma, ma ad un trato l’uomo prima inveiva con minacce ed epiteti ingiuriosi e diffamatori, successivamente aggrediva fisicamente gli agenti e la donna con schiaffi al volto. Le manette nei confronti dell’uomo sono scattare in tempo reale.
Aggredisce una donna e i poliziotti, licatese in manette
Forestale eroe salva 4 bambini intrappolati nella casa in fiamme
Si è arrampicato su un balcone in una casa in fiamme e ha salvato quattro bambini intrappolati nell’incendio. E’ accaduto a Isnello, piccolo paese delle Madonie. Protagonista dell’acrobatico salvataggio Nunzio Mogavero, un operaio forestale di 49 anni, richiamato dalle grida disperate provenienti da un appartamento del centro storico vicino a una chiesa dove si stava celebrando un funerale.
Dopo l’intervento è stato portato in ospedale per una ferita alla gamba. Le fiamme sono divampate al piano terra e si sono propagate al primo piano dove si trovavano tre sorelline e un loro cuginetto. La madre delle bambine si era allontanata per fare la spesa poco prima che divampasse un incendio provocato, a quanto pare, da un corto circuito all’impianto elettrico.
Mogavero ha tentato di entrare nell’edificio ma il portone d’ingresso era bloccato. Con l’aiuto di due carabinieri che stavano partecipando al funerale è riuscito a raggiungere, inerpicandosi sulla parete, il balcone al primo piano. Ha quindi afferrato i piccoli e a uno a uno li ha calati dall’alto porgendoli alle persone che si erano radunate sulla strada. Nunzio Mogavero è conosciuto per altri episodi di generosità. L’anno scorso ha tratto in salvo un turista che si era perso nei boschi e in precedenza aveva salvato un daino intrappolato in una rete metallica.
Droga e sesso, blitz dei Carabinieri nello Sprar di Capo d’Orlando
Avrebbero spacciato droga e fatto prostituire alcune giovani migranti del Centro di accoglienza di Capo d’Orlando. E’ quanto emerge dall’operazione dei carabinieri che stamane hanno eseguito complessivamente nove misure cautelari, 5 agli arresti domiciliari e 4 obblighi di dimora, con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Ai domiciliari sono finiti Giuseppe Campisi, 65 anni, Giuseppe Vilardo, 22, Stefano Palmarino Calà, 22, Andrea Agliolo Quartalaro, 24, e Andrea Scaffidi, 32; obbligo di dimora per Cono Mangano, 32 Giuseppina Chiaia, 29, Maria Tindara Amatracia, 21 e Gaetano Calogero Cambria Zurro, 31. L’indagine, denominata ‘Taxi Driver’, nasce in seguito alla scoperta di un “giro” di prostituzione che ruotava attorno al centro di accoglienza per migranti di Capo d’Orlando. Campisi avrebbe gestito l’attività delle giovani donne ospiti della struttura Sprar, accompagnandole ai vari appuntamenti e fornendo loro anche un appartamento. Inoltre in cambio di denaro e rimborsi carburante, forniva un servizio taxi con la propria autovettura a un gruppo di giovani dediti allo spaccio marijuana, hashish e cocaina, al fine di aiutarli ad eludere i controlli delle forze di polizia. Durante i controlli è stato sequestrato un chilogrammo di marijuana, nascosta in un vecchio immobile.
“La banca della terra”, la Regione mette a disposizione 430 ettari per i giovani
Verrà presentato domani durante una conferenza stampa a Palazzo Orleans, il bando predisposto dalla Regione Siciliana per mettere a disposizione dei giovani dell’Isola 430 ettari di terreni, attraverso la “Banca della terra”. Alle ore 10.30, nella Sala stampa “Beppe Alfano”, saranno presenti il governatore Nello Musumeci e l’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera.
Tentò di sparare a commerciante, domiciliari per l’empedoclino Filippazzo
Arresti domiciliari per motivi di salute, con l’applicazione del braccialetto elettronico. La gip Alessandra Vella ha dunque accolto le istanze dell’avvocato Luigi Troia disponendo la scarcerazione del fornaio Vincenzo Filippazzo, 46 anni, accusato di avere cercato di uccidere uno dei titolari di un’attività commerciale a Porto Empedocle. All’origine della decisione, ci sono le condizioni di salute dell’indagato, al quale si contesta di avere cercato di vendicare il pestaggio subito nei giorni del lockdown per vendicare un messaggio audio, diffuso dalla moglie, con cui diffondeva una fake news sul rischio di contagio del Covid nell’attività commerciale della famiglia. “Non voleva uccidere il macellaio – ha spiegato l’avvocato – ma solo intimorirlo, l’arma aveva la sicura”.
Infrastrutture, Cancelleri ad Agrigento per rassicurare sulla galleria Spinasanta e viadotto Akragas I e II
Il vice ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri ieri pomeriggio è ritornato ad Agrigento ed ha incontrato presso la Prefettura i sindaci della provincia, i vertici Anas, i responsabili del Cartello sociale per discutere della viabilità principale e secondaria della provincia. Durante la riunione sono state affrontate varie tematiche tra le quali l’apertura a settembre della galleria Spinasanta che collega Agrigento con Raffadali, i lavori di manutenzione del viadotto Akragas I e II con possibile riapertura entro la fine dell’anno per il passaggio ai mezzi leggeri, e uno sguardo anche ai lavori di completamento della Palermo-Agrigento e Agrigento -Caltanissetta. “Per quanto riguarda la Palermo-Agrigento e l’Agrigento- Caltanissetta il governo non intende più aspettare, dichiara Cancelleri, in caso di ulteriori ritardi nel completamento dei lavori passeremo alla rescissione contrattuale per le ditte. Momenti come questi sono importanti per un confronto con il territorio e sono propedeutici per dare il giusto impulso direttamente ad Anas e all’andamento dei lavori nei cantieri. Sono certo, ha concluso Cancelleri, che se continuiamo a fare un bel lavoro tutti insieme otterremo tanti risultati per migliorare la viabilita’ di questo territorio e la qualita’ della vita dei cittadini”.
Coronavirus, in Sicilia solo 3 nuovi positivi
I numeri, almeno quelli, tendono a rassicurare. Cala infatti ancora il numero di nuovi positivi in Sicilia: tre i contagiati nelle ultime 24 ore. Nessuno riguarda Palermo: dei tre, infatti, due sono della provincia di Catania e uno di Siracusa. Pochi i tamponi effettuati in un giorno: 823. E’ quanto si legge nel bollettino del ministero della Salute. Rimangono 39 i ricoverati in ospedale, di cui 3 in terapia intensiva; mentre 249 sono in isolamento domiciliare. Gli attuali positivi al Coronavirus sono 288. Sono 3.308 le persone che dall’inizio della pandemia hanno avuto il Covid; rimane fermo, fortunatamente ormai da due settimane, il numero dei morti: 283. I tamponi effettuati da ieri ad oggi sono stati 1600 (281 mila in totale).
Bancarotta fraudolenta, la famiglia Sferrazza tace dinanzi alla Gip
Hanno scelto di stare zitti dinanzi al Gip del Tribunale di Agrigento i nove componenti della famiglia Sferrazza – accusati di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio, posto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Malebranche”. Questa mattina, davanti al gip Luisa Turco che ha firmato l’ordinanza su richiesta del procuratore Luigi Patronaggio e dei pm Paola Vetro e Alessandra Russo, sono comparsi tutti per l’interrogatorio di garanzia. Tecnicamente si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il principale indagato è Gioacchino Sferrazza, insieme a lui sono finiti ai domiciliari anche il padre Gaetano, la moglie Maria Teresa Cani, i figli Fabiana e Gaetano, il fratello Diego, la moglie Giovanna Lalicata e i figli Gaetano e Clelia. Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Daniela Posante, Giovanni Castronovo, Chiara Proietto, Antonella Arcieri e Giacinto Paci. La decima indagata finta agli arresti domiciliari è la commercialista Graziella Falzone, 53 anni, assistita dagli avvocati Santo Lucia e Salvatore Falzone, che sarà interrogata domani, insieme ai tre indagati (in tutto sono 22 le persone sotto inchiesta) destinatari di un provvedimento che impone loro l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Si tratta di Francesco Maraventano, 38 anni, anche lui in passato ex presidente dell’Akragas; Vincenzo Lo Cicero, 36 anni e Assuntina Lupo, 55 anni.
La coppia “scoppia”, il cane rischia di morire di stenti dimenticato sul balcone
Incredibile a Caltanissetta. Uno dei due viene allontanato, l’altra va via di casa e a farne le spese e’ stato il loro cane rimasto per giorni nel balcone con il caldo. E’ accaduto in via Redentore dove due giorni fa la coppia ha litigato e mentre l’uomo sarebbe stato allontanato, la donna sarebbe andata via di casa lasciando il cane da solo sul balcone. Due giorni di sofferenze per il povero animale, senza acqua e cibo e con temperature che hanno sfiorato i 40 gradi. Ad accorgersi delle sofferenze del cagnolino, un pincher ormai in fin di vita, e’ stato il vicino di casa che ha contattato i vigili del fuoco. Pompieri e polizia hanno liberato il povero animale che e’ stato affidato al veterinario dell’Asp. Le sue condizioni sono gravissime.
Morta per choc anafilattico, tragedia a Bagheria
La morte di Refka Dridi, 27 anni tunisina, avvenuta a Palermo ha lasciato tutti sotto choc. La causa della sua morte sarebbe uno choc anafilattico che l’ha ridotta in coma per due giorni e che sarebbe avvenuto dopo che la ragazza aveva mangiato un piatto a base di gamberi di cui era allergica. Una grande perdita per lo chef titolare del ristoranti “I Pupi” di Bagheria Tony Lo Coco che con la moglie ha lasciato un ricordo della ragazza attraverso un lungo post pubblicato su Facebook: “Ogni parola che scriviamo pesa come un macigno dinnanzi un destino talmente beffardo che nel volgere di pochissimo tempo l’ha strappata alla vita. Rimarranno sempre nel nostro cuore il suo sorriso, la sua discreta eleganza, la sua bellezza mediterranea, la solarità dei suoi occhi, la fiducia che il suo sguardo trasmetteva, la voglia di essere brava nello svolgere la sua attività, sempre con precisione e garbo. Noi eravamo legati a lei e lei a noi. Lei continuerà a far parte della famiglia de I Pupi e noi custodiremo la sua presenza nei nostri. Grazie Refka per aver fatto un percorso della tua breve vita accanto a noi. Laura e Tony”. Refka Dridi lascia il compagno e un figlio di soli 8 mesi.