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Migranti in fuga dalla tensostruttura di Porto Empedocle

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Una nuova fuga di migranti si è verificata la scorsa notte a Porto Empedocle dove, intorno le 3 del mattino, un piccolo gruppo è riuscito a scappare dalla tensostruttura scavalcando la recinzione. Il fatto è stato anche ripreso da alcuni passanti che hanno postato le immagini sui social network. E’ il secondo episodio del genere che si verifica a Porto Empedocle. Alcuni giorni fa un nutrito gruppo di migranti – circa una cinquantina – erano riusciti a scappare dileguandosi per le strade della città marinara. A lavoro le forze dell’ordine per rintracciare il gruppetto di persone protagonista della fuga. Alcuni sono stati rintracciati e riportati nella tensostruttura.

Cronaca del consueto week end da Far West a San Leone

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Quando si dice “botte da orbi” a San Leone. Ancora una volta, per l’enneima volta. Sabato sera, un gruppo di giovani ha offerto l’ennesimo squallido spettacolo. E’ bastato uno sguardo di troppo per avviare la scazzottata. Il fatto è accaduto in un noto chiosco del viale delle Dune. Prima le parole grosse, poi i fatti. Pugni, calcioni e spintoni: per un parapiglia difficile da sedare. Sul posto, lanciato l’allarme, si sono precipitate le forze dell’ordine. Un’altra, pesante lite, invece, si è registrata – sempre sabato notte – all’ex eliporto. Ennesimo sabato sera con scazzottate senza senso. Risse, che come ogni week end, le forze dell’ordine provano a spegnere sul nascere, per evitare il peggio. Come lo scorso fine settimana, San Leone e dunque il viale delle Dune, è stato teatro di furibonde scazzottate.

La supernave per la quarantena è giunta, stazionerà dinanzi Porto Empedocle e non a Lampedusa

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Il sottosegretario all’Interno Vito Crimi disse che avrebbe stazionato al largo di Lampedusa. Nel giro di 72 ore lo scenario cambia, per certi versi clamorosamente. Dopo la “Moby Zazzà” la nuova maxinave quarantena è pronta ad ospitare più di 700 migranti, ma dinanzi Porto Empedocle. L’“Azzurra” della compagnia Gnv noleggiata dal governo per l’isolamento dei migranti soccorsi in mare o sbarcati direttamente sulle coste nazionali è giunta questa mattina all’interno dello scalo marittimo empedoclino. La gigantesca imbarcazione da settecento posti nel corso della giornata dovrà essere sottoposta alle verifiche della commissione Rina, presieduta dal comandante della Capitaneria di porto il capitano di fregata, Gennaro Fusco. L’ispezione servirà a certificare l’idoneità della nave per il trasporto dei passeggeri con il sistema di isolamento protetto. Quindi, caricherà tutti i migranti al momento stipati nella tensostruttura, compresi i casi di positività al Covid e andrà a stanziarsi in rada. Non a Lampedusa come disse Crimi, ma a Porto Empedocle dove nessuno la voleva.

Ribera, cerca di spegnere un incendio, muore 68enne

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Un uomo, nel tentativo di limitare i danni di un incendio è rimasto intossicato, fino a perdere la vita. Il fatto è accaduto nei pressi dell’isola ecologica di contrada “Cilinda” a Ribera. A perdere la vita è stato un riberese di 68 anni. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca, ma anche i carabinieri della locale tenenza. Il fatto è accaduto sabato sera intorno alla 20. A trovare il corpo senza vita del 68enne, sono stati i pompieri.

L’incendio dei mezzi a Canicattì

Il Covid 19 sempre in circolazione, 7 casi in Sicilia

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Sono sette i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore (sabato invece erano stati 10). E’ quanto si legge nel bollettino del ministero della Salute. Di questi nuovi casi nessuno riguarda Palermo: si tratta di sei contagiati a Catania e uno a Siracusa. Va però sottolineato che rispetto al giorno prima sono stati processati molti meno tamponi dal sistema sanitario regionale. Da 2.743 si è scesi a 1.319, praticamente la metà. I numeri della situazione siciliana: 36 persone risultano ricoverate in ospedale, in tutto sono 3 in Terapia intensiva, 246 invece in isolamento domiciliare Il totale degli attuali positivi ammonta a 285. I guariti in Sicilia sono in tutto 2.737, resta invariato il numero dei decessi: 283. Sono 3.305 le persone che hanno avuto il Coronavirus.

Movimento “Pensiero Libero”: Pronti alla sfida elettorale del 4 e 5 ottobre

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A poco meno di due anni dalla sua costituzione il movimento “Pensiero Libero”, un gruppo solido, formato da amministratori e consiglieri comunali oltre che da imprenditori, professionisti e funzionari della pubblica amministrazione di tutta la provincia di Agrigento, è pronto a fornire un apporto consapevole e responsabile alle consultazioni amministrative del prossimo 4 e 5 ottobre a partire dal Comune di Agrigento.
Infatti dopo aver eletto propri rappresentanti alle ultime consultazioni amministrative dell’aprile 2019, lo stesso movimento Pensiero Libero ha già approntato una propria lista, giovane e dinamica, che si propone di concorrere ad amministrare la città di Agrigento in modo concreto ed efficace, aperto all’ascolto ed al confronto e con la trasparenza necessaria affinché la partecipazione diventi uno strumento reale.
Il responsabile provinciale Salvatore Parello, già Sindaco di Aragona, afferma: “Nei prossimi giorni ci confronteremo con le altre parti politiche che intendono scendere in campo e proporremo la nostra idea di sviluppo per far rivivere la città di Agrigento: una città che deve essere amministrata con trasparenza, legalità ed efficienza, sostenuta e controllata dalla partecipazione dei cittadini; una città che difenda con vigore il territorio e che salvaguardi con energia l’ambiente; una città che ha bisogno di potenziare i servizi sociali per aiutare le famiglie più bisognose, i giovani, chi cerca il lavoro e chi lo ha perso, chi ha difficoltà nelle proprie attività e che deve incentivare gli operatori economici che si spendono per la crescita del territorio; una città che incentivi la cultura, promuova il progresso tecnologico fra i cittadini e che sostenga la scuola e la pratica sportiva. Tutto ciò deve passare attraverso la scelta di un Sindaco che agisca con uno spirito collegiale e partecipativo per ritrovare il senso della collettività in modo che ogni problema possa essere affrontato con l’apporto di quanti vogliono dare il proprio reale e fattivo contributo in termini di idee ed esperienza”.
Noi siamo pronti per una sfida elettorale che riporti Agrigento al centro delle politiche dei governi nazionale e regionale.”

Pisano (Fdi) su autisti, che trasportano migranti, positivi al Covid

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Il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Calogero Pisano esprime la sua preoccupazione sulla vicenda dei due autisti, che trasportano migranti, risultati positivi al Coronavirus e richiede un blocco navale imminente

“Tanto tuonò che piovve, è proprio il caso di dirlo. È, purtroppo, arrivata la notizia della positività al coronavirus di due autisti, due fratelli originari di Butera, uno dei quali ricoverato al reparto di malattie infettive di Caltanissetta, che svolgono servizio presso una ditta impegnata nel trasporto dei migranti che transitano da Porto Empedocle.

Tutto questo conferma quanto denunciato pubblicamente, da mesi, da Fratelli d’Italia,  ovvero il potenziale rischio che i continui sbarchi di clandestini sulle nostre coste comportano per la salute pubblica.

Pare che il Governo PD-M5S voglia correre ai ripari inviando l’esercito per contrastare le fughe dai centri di accoglienza e noleggiando un’altra nave, più capiente rispetto alla Moby Zaza, dove far fare la quarantena ai migranti che approdano in Sicilia, misure, a nostro avviso, tardive ed insufficienti dinnanzi all’enormità di un fenomeno, quello migratorio, davanti al quale l’Italia è stata lasciata sola dall’Europa e per scongiurare l’aumento fisiologico del rischio di contagio per la popolazione.

Per Fratelli d’Italia il blocco nave è e rimane l’unica soluzione”

Sopralluogo del Presidente della Regione Musumeci nei cantieri del Verdura

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Attesi da oltre trent’anni, sono iniziati e procedono velocemente i lavori di pulizia dell’alveo del Fiume Verdura, nell’Agrigentino, voluti dal governo Musumeci. Le opere hanno l’obiettivo di mitigare il rischio idrogeologico di una zona troppo spesso oggetto di esondazioni che, da un lato, rischiano di compromettere la pubblica incolumità e, dall’altro, producono gravi danni alle colture agricole dell’intero bacino. Per verificare personalmente lo stato di avanzamento dei lavori, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha effettuato, oggi pomeriggio, un sopralluogo in alcuni dei cantieri lungo il corso d’acqua, per poi incontrare la stampa al Castello di Poggiodiana sul belvedere di Caltabellotta.

«Abbiamo rispettato in pieno – afferma il governatore – gli impegni assunti con i sindaci del bacino del Verdura, riuscendo in un anno, nonostante l’epidemia in corso, a redigere il progetto esecutivo, ad acquisire tutti i pareri necessari e ad appaltare i lavori, che oggi sono in corso d’opera. Di questo voglio ringraziare il capo del Genio civile di Agrigento e tutti gli uffici coinvolti».

I lavori riguardano la pulizia e il ripristino degli argini e della sezione idraulica del Fiume Sosio-Verdura, per uno sviluppo complessivo di circa 20 chilometri, compreso tra la dismessa linea ferroviaria nei Comuni di Sciacca e Ribera e il ponte sulla strada statale 386, a cavallo del confine tra i Comuni di Burgio e di Chiusa Sclafani, interessando anche il territorio di Calamonaci, Caltabellotta e Villafranca Sicula. Il progetto impegna complessivamente 6 milioni e mezzo di euro ed è stato suddiviso in cinque lotti, per consentire alle imprese affidatarie di lavorare contemporaneamente, accelerando così l’esecuzione degli stessi lavori, che saranno completati entro settembre. Ai lavori progettati ed eseguiti dal Genio civile, faranno presto seguito le opere – in capo alla Protezione civile regionale – per la regimentazione idraulica dell’ ultimo tratto del fiume, dalla dismessa linea ferrata sino alla foce.

Il sopralluogo di Musumeci è stata anche l’occasione per fare un punto sui lavori avviati dal governo regionale nell’Agrigentino, in particolare nel settore idrogeologico. Sono ben 16 i cantieri attualmente aperti per la regimentazione idraulica dei corsi d’acqua, che attraversano il territorio provinciale, grazie a risorse stanziate dalla Regione (circa dieci milioni di euro) e ai progetti redatti dagli uffici del Genio civile, che adesso sta seguendo la direzione dei lavori.
Tra questi, quelli per la pulizia degli alvei e per il ripristino degli argini dei torrenti Garella e Tina a Burgio, del Vallone Baiata Foce di Mezzo a Sciacca, del Torrente Re a Porto Empedocle, dei Valloni Scrudato, Passo del Barbiere e Congeria a Cammarata, del Fiume Naro nei Comuni di Agrigento, Canicattì, Favara e Naro, dei torrenti Palma, La Manca Safarella e Follina e del Fiume Salso a Licata, del torrente Cantarella e dei Valloni di Aragona e Coda di Volpe ad Aragona e Grotte.

«Sfruttando al meglio le professionalità dei nostri uffici – conclude il presidente Nello Musumeci – stiamo facendo di tutto per mitigare le emergenze idrogeologiche e ridurre dunque il rischio di esondazione dei corsi d’acqua che attraversano il territorio regionale».

Si è dimesso l’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone

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Marco Falcone

Marco Falcone

L’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, lo scorso 29 luglio ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Regione, Nello Musumeci. Spetterà al Governatore accertarle o respingerle. Ma è un Falcone critico nei confronti del Governo Conte e contro i grillini in modo particolare.

“Ieri siamo andati in piazza a Messina, per il Ponte e per il futuro della Sicilia – dice – Altrove, invece, si è consumato uno spettacolo surreale: il tentativo mal riuscito del Governo Conte di deviare l’opinione pubblica dalla Palermo-Catania disastrata, dai cantieri abbandonati come laPalermo-Agrigento e la Caltanissetta-Agrigento. Adesso, però, non hanno più alibi”.

Migranti, situazione al collasso in Sicilia. I sindaci contro il Governo

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E’ ormai scoppiata una vera e propria rivolta tra i sindaci dei comuni siciliani e, non solo, sul continuo arrivi di migranti.  La nave “Peluso” della Guardia Costiera ha trasbordato ieri a Pozzallo 146 migranti provenienti da Lampedusa; una volta sbarcati i medici dell’Asp di Ragusa hanno effettuato subito i tamponi. I profughi sono rimasti in banchina per molte ore; proprio questa scelta del Governo di svuotare Lampedusa verso Pozzallo è stata contestata dal sindaco della città Roberto Ammatuna.

“Siamo in presenza di una grossa anomalia – dice – ovvero che i tamponi ai migranti vengono effettuati solo quando sbarcano a Pozzallo e non in altri posti. E continuo a dire “no” al loro trasferimento nell’hotspot perchè è pieno e vi sono in isolamento i 17 migranti positivi sbarcati il 25 luglio dalla nave mercantile Cosmo».
Intanto i 45 migranti approdati mercolsdì scorso con un barcone sulla spiaggia di Caucana sono stati tutti trasferiti a Giarre e sono risultati negativi mentre i 118 migranti arrivati con la nave “Denaro” della Guardia di finanza sono stati trasferiti nell’ex azienda agricola “Don Pietro” di contrada Cifali tra Ragusa e Comiso, di questi 5 sono risultati positivi.

l sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, ha risposto a stretto giro di posta: «In Sicilia – ha dichiarato – stanno per arrivare finalmente già da questa settimana le navi quarantena da 700 posti: ci aspettiamo responsabilità da parte di tutte le istituzioni perché ci troviamo ad affrontare un problema già di suo assai complesso a cui si aggiungono le complicazioni legate al covid19. Un errore sollevare inutili polveroni, un danno creare allarmismi evocando apocalitticamente i lager: si parla di alcune tende montate dalla Croce Rossa per far fronte ad eventuali casi di emergenza, tende che allo stato sono per fortuna ancora vuote. In più quella in cui sono state allestite le tende è un’area militare ben delimitata e certamente molto controllata».