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Agrigento, ubriaco sul treno con 85 grammi di marijuana

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La Polizia ferroviaria di Agrigento ha arrestato un cittadino del Gambia di 21 anni, per detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio. A seguito di una segnalazione, i poliziotti sono intervenuti insieme al personale del 118 sul treno Palermo-Agrigento, dove il 21enne, peraltro pluri-pregiudicato, è stato colto in stato di incoscienza verosimilmente indotto dall’abuso di alcolici. Nel corso della perquisizione personale, l’uomo è stato sorpreso in possesso di un sacchetto di plastica blu, legato ai pantaloni, con dentro circa 85 grammi di marijuana. E’ recluso in carcere.

Escalation sbarchi, Musumeci e Razza volano a Lampedusa

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Dopo le oltre 600 persone sbarcate ieri, Lampedusa è letteralmente sotto assedio dei migranti. La situazione è ovviamente al collasso, in termini sia sanitari che logistici. Ecco perché il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, al mattino di oggi hanno raggiunto Lampedusa in elicottero, al fine di testimoniare la vicinanza delle Istituzioni al Comune dell’Agrigentino e ascoltare il sindaco Totò Martello. L’assessore Razza, tra l’altro, ha commentato: “A Lampedusa ieri sono sbarcati in oltre 600. E’ stato chiesto l’aiuto della sanità siciliana ed è atterrato un volo sull’isola con test sierologici e tamponi. Ma così continua a non andare bene. Il prezzo lo paga tutto la Sicilia… e lo pagano le sue imprese turistiche e i suoi cittadini.”

Coronavirus in Sicilia, “calma piatta”

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Coronavirus, nessun nuovo contagio, nessun morto e quattro guariti nelle ultime 36 ore. L’ultimo bollettino del ministero della Salute conferma il trend positivo per la Sicilia. Per il quarto giorno di fila i reparti di terapia intensiva dell’Isola sono vuoti. Attualmente vi sono 6 persone ricoverate in ospedale per il Covid-19 e 118 in isolamento domiciliare. La Sicilia è fra le più “virtuose” anche come indice di contagio: lo 0,24, peggio solo della Sardegna con lo 0,19.

Mafia, condanne per oltre un secolo ai clan di Brancaccio e Corso dei Mille

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Il Tribunale di Palermo ha condannato a oltre un secolo di carcere 15 presunti affiliati ai clan di Brancaccio, un tempo capeggiato dai boss stragisti Filippo e Giuseppe Graviano, e di Corso dei Mille. 20 anni di carcere sono stati inflitti a Vincenzo Vella, 18 a Giuseppe Caserta, 17 ciascuno per Claudio D’Amore e Giovanni Lucchese, 16 anni a Cosimo Geloso. Poi le pene minori: Pietro Clemente due anni, Marcello La Cara un anno e otto mesi, Vincenzo Passantino sei mesi come Salvatore Scafidi, Michele Rubino 8 mesi, Francesco Paolo Saladino 2 anni. E poi Maurizio Stassi, Francesco Tarantino e Tiziana Li Causi un anno e 6 mesi ciascuno. Assolti Paola Carini, Stefano Marino, Giovanni Di Pasquale, Paiva Isabel Christine de Oliveira, Filippo Rotolo, Pietro Rovetto, Alfonso Domenico Imperiale, e Antonio Ingo.

Annalisa Tardino su Amministrative ad Agrigento (video intervista)

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Annalisa Tardino

Annalisa Tardino

Le prossime elezioni Amministrative ad Agrigento. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista alla commissaria cittadina della Lega, l’europarlamentare Annalisa Tardino.

“Mafia dei Nebrodi”, 14 indagati

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La Guardia di Finanza di Nicosia, in provincia di Enna, ha scoperto una presunta truffa sull’assegnazione di 1.100 ettari di pascoli nel Parco dei Nebrodi agli imprenditori agricoli grazie alla compiacenza dei funzionari. Sono indagate 12 persone tra 10 imprenditori agricoli e 2 funzionari pubblici che rispondono, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti, aggravata dal metodo mafioso, nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta ‘New park’, coordinata dalla Procura di Caltanissetta. Le indagini hanno svelato l’assegnazione condizionata dalla “mafia dei Nebrodi” di 1.100 ettari di pascoli attraverso il metodo delle offerte segrete. Tra gli indagati destinatari dei provvedimenti vi sono elementi di spicco della criminalità organizzata di stampo mafioso che opera nel territorio dei Nebrodi. Nell’ambito della stessa operazione le Fiamme Gialle hanno notificato un avviso di garanzia a 14 indagati.

Tentato omicidio a Palermo

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A Palermo all’ospedale Civico si è presentato il titolare di un’officina meccanica, un uomo di 50 anni, vittima di una coltellata poco sopra la bocca dello stomaco. Il meccanico ha raccontato di essersi trovato in vicolo Pirriaturi, una stradina che collega via Papireto con piazza Sant’Anna, quando è stato avvicinato da qualcuno che l’avrebbe colpito all’addome con un’arma da taglio. L’uomo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. E’ ricoverato sotto osservazione. Sono in corso le indagini ad opera della Polizia.

Condannato per mafia e con il reddito di cittadinanza

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Un cittadino di Corleone avrebbe percepito indebitamente il reddito di cittadinanza dal mese di aprile 2019 e adesso dovrà restituire la somma di 9.800 euro. In particolare i finanzieri della Tenenza di Corleone hanno denunciato l’uomo all’Autorità giudiziaria perché hanno riscontrato che il soggetto risulta sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di soggiorno nel Comune di Corleone ed ha subito una condanna definitiva per il reato di associazione mafiosa, ovvero tutte condizioni che precludono l’ottenimento del reddito di cittadinanza.

Droga, arrestato licatese “coltivatore diretto” a Gela

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In provincia di Caltanissetta, a Gela, in contrada Passo di Piazza, i Carabinieri hanno scoperto una piantagione di cannabis tipo ‘superskunk’, nascosta in alcune serre coltivate a zucchine. Sono state contate 523 piante pronte per il taglio e lo smercio. Sequestrati altri 50 grammi circa di marijuana già divisa in involucri. A ‘coltivare’ la piantagione di droga è stato sorpreso un egiziano di 31 anni domiciliato a Licata, disoccupato, sprovvisto di permesso di soggiorno, che è stato arrestato per coltivazione di sostanza stupefacente e condotto nel carcere di Gela.

Cua, Nenè Mangiacavallo si insedia il 16 luglio

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Ad Agrigento giovedì prossimo 16 luglio si insedia a capo del Consorzio Universitario il nuovo presidente, Nenè Mangiacavallo, che subentra al reggente, Giovanni Di Maida, e, ancora prima di Di Maida, al presidente plenipotenziario Piero Busetta, che si è dimesso dalla carica nel marzo del 2019. La nuova governance del Consorzio universitario “Empedocle” comprende Mangiacavallo nel ruolo di presidente (nominato dalla Regione Siciliana), Di Maida, vicepresidente, e il professor Gioacchino Lavanco, nuovo componente in rappresentanza dell’Università di Palermo.