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La Cisl dopo la stabilizzazione dei precari all’Asp di Agrigento

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La Cisl di Agrigento, tramite i dirigenti Floriana Russo Introito e Giovanni Farruggia, interviene a seguito della stabilizzazione dei precari all’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, e afferma: “Dobbiamo dare merito al dottor Mazzara e alla dirigente del settore Personale, Bice Salvago per aver completato le procedure necessarie, rispettando gli annunci fatti nel mese di maggio. Ma non possiamo non evidenziare che questo risultato sia arrivato solo al termine di una lunga attività sindacale che ha visto la Cisl Funzione pubblica in prima linea, insieme agli altri sindacati, per chiedere che ai lavoratori venisse riconosciuto il diritto alla stabilizzazione. Adesso gli obiettivi che perseguiremo sono l’applicazione a tutto il personale delle 36 ore lavorative settimanali e l’avvio delle progressioni verticali del personale di ruolo in servizio all’Azienda sanitaria”.

Dopo 40 giorni Fratel Biagio Conte sospende il digiuno

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Dopo 40 giorni Fratel Biagio Conte, il missionario laico fondatore della Missione Speranza e Carità di Palermo, ha deciso di sospendere il digiuno e di rientrare in una delle sedi della sua organizzazione che assiste oltre un migliaio di indigenti. Fratel Biagio Conte spiega: “Ho sentito nel cuore il buon Dio che mi invita a portare questo messaggio di Pace e di Speranza a questa umanità tanto travagliata, tanto sofferente, ma ho anche sentito nel cuore di riguardarmi il ‘fratello corpo’. Sto rientrando con il cuore pieno di speranza, sento di portarla e donarla a tutti e di continuare a portare a tutti questo messaggio di Pace e di Speranza, affinché questa società possa migliorare”. Fratel Biagio ha trascorso questi 40 giorni in una grotta tra le montagne di Palermo, in preghiera e in digiuno per essere solidale con le famiglie disagiate e le persone più fragili della società. Ha lanciato appelli alle istituzioni, alla Chiesa e a tutte le religioni, ai responsabili dei mezzi di informazione invitandoli ad adoperarsi ciascuno per la propria parte “al fine di – ha ripetuto – cambiare radicalmente questa società in modo da non lasciare nessuno indietro”.

“Montante”, Di Vincenzo chiede la ricusazione della giudice Occhipinti

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Pietro Di Vincenzo

Pietro Di Vincenzo
Al processo appena iniziato in Appello a carico degli imputati giudicati in abbreviato e condannati in primo grado nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Montante”, una delle parti civili, l’imprenditore Pietro Di Vincenzo, ha chiesto la ricusazione della presidente della Corte d’Appello, la giudice Andreina Occhipinti, perché è lo stesso giudice che si è occupata della misura di prevenzione a carico di Di Vincenzo, a cui fu confiscato un patrimonio stimato in 280 milioni di euro. Il caso sarà affrontato il 24 luglio prossimo innanzi alla sezione civile della Corte d’Appello di Caltanissetta che si occupa delle ricusazioni. Di Vincenzo in primo grado è stato risarcito per il danno subito.

Cateno De Luca secondo sindaco più popolare in Italia (video intervista)

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Cateno De Luca scala la classifica del Sole 24 ore sui candidati sindaci più popolari in Italia. E’ al secondo posto, subito dopo il sindaco di Bari, Antonio Decaro, presidente dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista allo stesso Cateno De Luca.

Ribera, Fratelli d’Italia con il candidato sindaco Ruvolo

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I vertici provinciali di Fratelli d’Italia hanno partecipato a Ribera alla presentazione del candidato sindaco del centrodestra, Matteo Ruvolo. Sono stati presenti, in particolare, il dirigente nazionale, Calogero Pisano, e il portavoce provinciale, Fabio La Felice, che afferma: “Siamo onorati di aver partecipato alla presentazione della candidatura a sindaco di Ribera di Matteo Ruvolo, uomo capace e di grande spessore, che appoggeremo con una nostra lista di candidati al consiglio comunale, nella convinzione che questa sia la scelta migliore per i riberesi. E siamo, al contempo, lieti che quasi tutto il centrodestra abbia trovato convergenza su questo illustre candidato. Ringraziamo la consigliere comunale, Rossella Failla, ed il gruppo di Fratelli d’Italia di Ribera, con l’instancabile Giovanni Di Caro, per l’importante lavoro svolto che ha reso possibile la costituzione di una lista di candidati di qualità da presentare al vaglio dei cittadini”.

CGA accoglie appello di un’impresa agrigentina: illegittimo il no iscrizione alla white list senza il preventivo contraddittorio

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L'avvocato Girolamo Rubino

L’avvocato Girolamo Rubino
La Società K.P (sono le iniziali). s.r.l., aveva richiesto alla Prefettura di Agrigento l’iscrizione alla c.d. white list per poter conseguire affidamenti pubblici.
La Prefettura interpellata, tuttavia, ha denegato l’iscrizione e di conseguenza ha adottato una nota interdittiva antimafia, nei confronti dell’impresa, assumendo la sussistenza in capo alla stessa del pericolo di infiltrazioni mafiose.
In particolare, la Prefettura di Agrigento ha ritenuto sussistente il pericolo di infiltrazioni mafiose nell’impresa, sulla base di molteplici elementi, tra i quali, un presunto rapporto di locazione di un immobile di proprietà di un soggetto già destinatario di informativa interdittiva e coinvolto in diversi procedimenti giudiziari.
A questi punto l’Impresa, anche per scongiurare la risoluzione delle commesse già in essere, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino, Vincenzo Airo’ e Massimiliano Valenza ha promosso ricorso innanzi al Giudice Amministrativo deducendo l’illegittimità della nota prefettizia.
In particolare gli avvocati Rubino, Airo’ e Valenza hanno dedotto l’illegittimità della nota prefettizia per essere stata adottata senza alcun preventivo contraddittorio con l’Impresa e per l’infondatezza degli assunti posti a suo fondamento, giacché il rapporto di locazione (immediatamente cessato) con il presunto soggetto contro interessato, in realtà, non poteva assumersi come elemento idoneo a denotare un possibile condizionamento dell’impresa da parte della consorteria mafiosa.
Il CGA, in accoglimento delle difese dell’impresa ha accolto la domanda cautelare ritenendo la violazione delle regole del contraddittorio, nel caso di specie, “è rilevante perché molti fatti posti a fondamento della informativa sono contestati con argomenti non implausibili prima facie e che avrebbero dovuto costituire oggetto di dettagliata verifica in sede di contraddittorio procedimentale”.
Per effetto del pronunciamento cautelare ottenuto dagli avvocati Rubino, Airo’ e Valenza l’impresa potrò continuare le proprie attività anche con la P.A.

Chiesto l’ergastolo per Graviano e Filippone

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Giuseppe Graviano

Giuseppe Graviano

Il procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, a conclusione della requsitoria, ha chiesto la condanna all’ergastolo a carico del boss palermitano di Brancaccio Giuseppe Graviano e per Rocco Santo Filippone, presunto esponente della cosca Piromalli di Gioia Tauro, imputati nel processo cosiddetto “‘Ndrangheta stragista”. Graviano e Filippone sarebbero i mandanti dell’omicidio dei due carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, uccisi il 18 gennaio del 1994 sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, e dei tentati omicidi a danno di altre due pattuglie dell’Arma tra il 1993 e il 1994.

Palermo, scontro tra famiglie culminato in sparatoria

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A Palermo, nel rione dei Danisinni, un violento scontro tra famiglie, culminato in una sparatoria, è stato scatenato da un banale incidente stradale. Sono state arrestate dai Carabinieri tre persone: Antonino Gargano, 42 anni, Davide Gargano, 38 anni, e Gianluca Giordano, 28 anni. All’autorità giudiziaria risponderanno di rissa, lesioni personali, deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di arma da sparo.

“Covid”, caos scuole (video)

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Scuole e coronavirus, nelle scuole si misurano le aule, il rebus del metro di distanza, in attesa delle linee guida regionali.

Il ministero trasmette alle scuole siciliane le regole sul distanziamento, regole molto complicate per garantire il metro di distanza fra le bocche di ogni compagno. Nel documento che il direttore dell’ufficio scolastico regionale Stefano Suraniti ha trasmesso ai presidi di tutta l’Isola, sono riportate le decisioni che il Comitato tecnico scientifico ha suggerito per tutta Italia e uno studio del Politecnico di Milano. Si parla di “un range di minima superficie unitaria per alunno compreso tra 1,8 metri quadrati e 2,2 metri quadrati”. Ma si fa poi un complesso ragionamento sul punto da cui iniziare a misurare per calcolare le distanze. Nel documento si evince l’ok al metro di distanza fra sedia e sedia e non fra banco e banco. Con riferimento alla zona cattedra, la distanza tra il docente e l’alunno è di 2 metri. In questo modo si punta a fare minor ricorso alle mascherine: il parere del Cts, come era già filtrato nelle scorse settimane, suggerisce infatti di usarle durante il movimento fra i banchi e se il distanziamento non è sufficiente. “L’eventuale rivalutazione di rendere non obbligatorio l’uso delle mascherine, potrà essere valutata soltanto all’esito dell’analisi degli indici epidemiologici relativi alla diffusione del virus osservati nell’ultima settima del mese di agosto”. “Si invitano i dirigenti scolastici a un’attenta valutazione delle richieste di organico docenti e Ata – scrive Suraniti – utilizzando anche il valore di 1,8 metri quadrati se compatibile con le norme sulla sicurezza e con il distanziamento statico di un metro”.
L’ufficio scolastico regionale chiede ai presidi di fare un calcolo. Entro martedì bisognerà compilare il monitoraggio che Suraniti aveva già chiesto nelle scorse settimane: quante sono le classi in difficoltà alla luce di queste indicazioni, quanti sono gli alunni in sovrannumero e quante sono le classi e le aule aggiuntive necessarie, oltre che l’eventuale fabbisogno di altro personale Ata. Il ministero, infine, consiglia di “dirottare” docenti dai progetti speciali all’insegnamento in senso proprio fino a quando non sarà cessata l’emergenza. Intanto si rimane in attesa delle linee guida regionali e se ne parlerà all’inizio della settimana prossima.

Contro la “sanatoria clandestini” (video interviste)

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A Porto Empedocle al mattino di oggi manifestazione della Lega: “Stop alla sanatoria clandestini”. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.