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‘Ndrangheta, annullata ordinanza di custodia cautelare per 4 cammaratesi

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Il tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha annullato il provvedimento che disponeva la misura cautelare a carico di Alessio La Corte, Vito La Greca, Filippo Migliore e Francesco Migliore. A carico dei quattro agrigentini, assistiti dall’avvocato Eugenio Longo, non sono emersi indizi di colpevolezza, né collegamenti con ambienti mafiosi o con membri di spicco della ‘Ndrangheta. I 4 sono stai coinvolti nell’inchiesta della Guardia di finanza e della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria in quella che a fine maggio scorso fu l’operazione “Waterfront”. Ben 63 furono, allora, i provvedimenti cautelari – fra i quali quelli a carico dei 4 agrigentini – che vennero eseguiti. L’inchiesta – stando a quanto, allora, aveva ricostruito la Guardia di finanza – aveva fatto emergere una presunta associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche – aggravate dall’agevolazione mafiosa – nonché abuso d’ufficio e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Doping nelle palestre di Gela, chiesto rinvio a giudizio per 14 persone

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La Procura della Repubblica di Gela ha chiesto il rinvio a giudizio di 14 persone, accusate di ricettazione, utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, nonché ipotesi di falso per la predisposizione di false ricette mediche destinate all’acquisto di sostanze dopanti. Le indagini preliminari condotte dal Commissariato di Gela e dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli ufficio di Porto Empedocle, e coordinate dal Procuratore Fernando Asaro, ha riguardato il commercio di farmaci e sostanze dopanti quali Nandrolone, Testosterone, Mesterolone, per alterare le prestazioni agonistiche di atleti o soggetti che hanno frequentato alcune palestre di Gela e di Vittoria, in un periodo di tempo dal novembre 2017 a luglio 2018.

Notti “calde” a Canicattì, seconda auto in fiamme in pochi giorni

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Ennesima notte di fuoco a Canicattì. A bruciare, questa volta, è stata una Alfa Romeo 147, di un trentenne disoccupato, in via Armando Diaz. Le fiamme sono divampate intorno alle 3, con i vigili del fuoco impegnati per un paio d’ore. Accanto all’Alfa Romeo non sarebbero tate trovate tracce di liquido infiammabile. All’inizio del mese, in via Corsello sempre a Canicattì, era stata data alle fiamme alla Alfa Romeo 159 di proprietà di un’azienda.

La prefetto Cocciufa in visita ai Vigili del Fuoco (galleria foto)

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La prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, è stata in visita alla sede centrale del Comando dei Vigili del fuoco. E’ stata accolta in caserma dal comandante Giuseppe Merendino, in presenza del personale operativo e amministrativo e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Nel piazzale è stato reso onore ai Caduti e sono stati presentati i nuovi automezzi giunti a seguito della convenzione con il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Sicilia. La prefetto Cocciufa è stata informata dal comandante Merendino dei problemi e dei disagi che interessano il Comando di Agrigento. Successivamente sono stati ascoltati i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali.

Portavoce Sea Watch 3: “Fermo amministrativo per scoraggiare le navi umanitarie”

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E dopo il fermo amministrativo disposto dalla Capitaneria di Porto Empedocle, non è tardata a farsi sentire la portavoce della nave Sea Watch:”Ancora una volta un tentativo politico che sotto il pretesto della sicurezza, c’è la volontà di scoraggiare la presenza delle navi umanitarie in mare senza assicurare che ci sia un dispositivo di soccorso istituzionale”. Questa, tramite la portavoce per l’Italia Giorgia Linardi, è la presa di posizione della Ong tedesca dopo il fermo amministrativo di “Sea Watch 3” eseguito dalla Guardia costiera a Porto Empedocle.
Per la portavoce Linardi: “Il fermo amministrativo, a seguito dell’ispezione degli ufficiali della Guardia costiera inviati dal comando generale e saliti a bordo prima ancora che la stessa, fosse posta in libera pratica sanitaria, dopo il periodo di isolamento fiduciario di due settimane. Questo – aggiunge la portavoce di Sea Watch Italia – a denotare la fretta con cui il governo si è voluto accertare di impedire il ritorno della nave in mare, attuando lo stesso schema utilizzato con la Alan Kurdi”.

“Non erogò 25mila euro del Cura Italia a un imprenditore”, banca nissena condannata a pagare

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Il tribunale di Caltanissetta ha dato ragione ad un imprenditore, titolare di una piccola impresa, che aveva fatto ricorso dopo essersi visto negare i 25 mila euro previsti dal ‘Cura Italia’ per agevolare le aziende in difficoltà economica a seguito della pandemia di coronavirus. La banca, secondo quanto riferito dall’avvocato dell’imprenditore, Giuseppe Giunta, aveva opposto un generico veto poiché non c’erano i requisiti per chiedere il prestito agevolato. Il giudice Francesco Lauricella, dopo l’analisi della documentazione allegata agli atti, ha emesso però un’ ordinanza di accoglimento con la quale ha ordinato alla Banca di pagare immediatamente la somma di 25 mila euro richiesta, fissando anche l’udienza per la comparizione delle parti al fine di confermare, modificare o revocare l’ordinanza stessa. “Per questa categoria di prestiti – ha detto l’avvocato Giunta – non c’è valutazione del merito di credito, è sufficiente un’autocertificazione sui ricavi”.

1 milione di euro alla Provincia di Agrigento per l’adeguamento “covid” delle scuole

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Il ministero per l’Istruzione, a fronte dell’emergenza covid, ha stanziato 1 milione di euro destinato alla Provincia di Agrigento per l’adeguamento e l’adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche di proprietà o gestite dall’Ente. La somma di 1 milione di euro è stata assegnata sulla base del numero degli alunni per ogni provincia che frequenteranno il prossimo anno scolastico. La Provincia di Agrigento, tramite il settore Edilizia Scolastica, gestisce 46 istituti scolastici superiori con una popolazione di oltre 21mila alunni. La Provincia provvederà, appena assegnate le somme, ad acquistare una fornitura di banchi singoli per garantire il distanziamento all’interno delle aule scolastiche degli Istituti Superiori della provincia di Agrigento.

Aragona approva lo Statuto per la gestione pubblica del servizio idrico

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Giuseppe Pendolino

Il Sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, annuncia che il Consiglio comunale ha approvato lo schema di Statuto della costituenda Azienda Speciale Consortile per la gestione del servizio idrico. Lo stesso Pendolino spiega: “Aragona è stato il 23esimo Comune che ha raggiunto questo prestigioso traguardo per la gestione pubblica, unitaria e solidale del servizio idrico della provincia di Agrigento. Questo adempimento di legge chiude finalmente una vicenda lunga che ha interessato la nostra comunità sancendo il passaggio ad una gestione pubblica del servizio idrico, in modo efficiente ed economicamente vantaggioso. Questo primo importante risultato verso il ritorno all’acqua pubblica è precursore di una serie di ulteriori adempimenti che seguirò, quale componente dell’Assemblea territoriale idrica di Agrigento, tenendo sempre presente la natura dell’acqua bene comune”.

Fase 3: Sicilia, già 80mila richieste contributo fondo perduto

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In Sicilia sono quasi 80mila le richieste di accesso al contributo a fondo perduto presentate dai contribuenti siciliani a 20 giorni dall’attivazione dell’apposito canale. 60mila domande sono state evase e le somme già accreditate dall’Agenzia delle Entrate nei conti correnti di imprese, commercianti e artigiani, per un totale di 157 milioni di euro erogati. Più nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate spiega: “Sono stati 78mila i soggetti che hanno presentato domanda: 49.982 sono contribuenti persone fisiche, mentre 27.760 persone non fisiche. La maggior parte delle istanze si registrano nella provincia di Catania, con 18.388 richieste e un contributo erogato pari a 37,8 milioni di euro. Il contributo a fondo perduto è una misura del Decreto Rilancio a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche del lockdown. I contribuenti interessati sono ancora in tempo per richiedere il contributo. La domanda, infatti, può essere presentata fino al 13 agosto, e fino al 24 agosto per gli eredi che continuano l’attività per conto del soggetto deceduto.

Consegnati i lavori sul fiume Verdura

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La deputata regionale e presidente della Commissione Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, annuncia che sono stati appaltati e consegnati i lavori sul fiume Verdura, 20 chilometri dal ponte fino a Chiusa Sclafani. Si tratta di un appalto da 6 milioni e mezzo di euro, il cui progetto è stato curato dal Genio Civile di Agrigento “che – afferma Savarino – ringrazio per la tempestività. Abbiamo seguito in commissione il progetto e coordinato i lavori del Genio Civile con la Protezione Civile, che invece è responsabile dell’ultimo tratto, tra il ponte e la foce del fiume Verdura, e anche su questo lotto abbiamo avuto assicurazione dall’assessore Cordaro che i lavori partiranno a breve. E’ un’opera importante – conclude Savarino – segnalata dai Sindaci del comprensorio, che darà serenità non solo al comparto agricolo, ma anche al Resort che insiste su un’area limitrofa”.